La chiesetta delle Odle verrà chiusa da un tornello 

Troppi turisti. Il maso Ranui lo ha messo per evitare calpestio dei prati e maleducazione Il sindaco: non è ancora entrato in funzione ma il terreno è privato e i proprietari possono farlo



Bolzano. L’accesso alla celebre chiesetta chiuso da un tornello con macchinetta per pagare, ancora non in funzione, ma pare che a breve verrà introdotto un gettone d’entrata. Da decenni, ben prima dell’era dei social, è una delle grandi icone dolomitiche: la chiesetta di San Giovanni a Ranui, ai piedi delle pareti nord delle Odle di Funes. Così famosa - prima con le cartoline in bianco e nero, poi con quelle a colori e oggi con miriadi di immagini postate ovunque sul web - che in tanti, in troppi, scendono dall’auto, dal camper, dalla moto, dal bus, per fotografarla. Scavalcano le recinzioni, calpestano l’erba impedendone uno sfalcio efficace dal punto di vista dell’uso zootecnico. E poi, pare che in tanti non si comportino a modo. Ergo, ora i proprietari hanno fatto montare un tornello in stile stadio da calcio. All’associazione turistica di Funes commentano: «Lo sappiamo, ci hanno girato le foto, ma è su terreno privato. Per spiegazioni ci si deve rivolgere al maso Ranui». Sulla medesima lunghezza d’onda la dichiarazione del sindaco Peter Pernthaler. Al Ranuihof non risponde nessuno, né al fisso né al cellulare. La novità è nota pure negli ambienti della Fondazione Unesco. Mentre in paese a Funes c’è chi difende l’iniziativa, sui social scoppia la polemica. Questo uno dei commenti postati ieri su Facebook: «Vado in Alto Adige da oltre 30 anni ma questa me la sarei risparmiata volentieri. Un tornello a pagamento per visitare la famosa chiesina di San Giovanni in Ranui a Santa Maddalena di Val di Funes, ai piedi delle Odle, mi pare onestamente troppo!». Lo scrive Carlo Gaeta. «A parte che è un obbrobrio che impatta sull'ambiente, pagare per attraversare un prato, peraltro già con un percorso tracciato, per visitare una chiesina che non ho mai trovato aperta una volta in tanti anni... Una ragione in più per non venire quest'anno!». «Fate togliere questa orribile installazione accanto alla chiesetta di Ranui. Un'opera sgradevole e di dubbio gusto, per essere educati», commenta Sergio Ivaldi. Florian Profanter scrive invece: «A tutti quelli che si mettono a criticare: provate a chiedere al padrone del maso perché ha messo questo sistema. Il problema non è che lui è contro i turisti o che lui si lamenti del turismo. Anche lui affitta camere. Il problema è che esiste talmente tanta di quella gente maleducata! Non è che arrivano solo dall’Asia, ma anche dalla Germania, dall’Italia o l’Austria, ecc. Le persone girano dappertutto, rovinano il prato e l’erba che è da tagliare, i cani li lasciano camminare liberi e poi vanno a farla in mezzo al fieno... Se tutte le persone sapessero comportarsi bene, non credo che il padrone avrebbe fatto questo passo».













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