La Civica all’attacco: «Da Kompatscher solo pochi spiccioli»

Casolari: «Da questa giunta comunale aspettiamoci poco» «Assurda ipotesi quella di uno scambio Alperia-università»


di Giuseppe Rossi


MERANO. Potrebbe essere una facoltà dell'università di Bolzano da insediare in riva al Passirio la merce di scambio che Alperia e il presidente della giunta provinciale Arno Kompatscher stanno pensando di mettere sulla bilancia in cambio del trasferimento a Bolzano di Alperia Reti? A ipotizzarlo in questi giorni sono Andrea Casolari e i consiglieri comunali della lista Civica per Merano.

Giusto martedì scorso in sala civica nel corso di un'assemblea pubblica il presidente della Provincia aveva garantito che i patti con Merano sulla fusione Sel-Aew sarebbero stati rispettati. Tra i patti anche il mantenimento a Merano di una sede legale e operativa delle partecipate di Alperia, ovvero la società che dovrà sostituire Aew Reti, e con questa anche una settantina di posti di lavoro.

Ma Kompatscher ha anche detto che a Merano verrà presto fatta anche una proposta alternativa. La decisione, se confermare la sede di Alperia Reti o l'alternativa spetterà comunque solo e soltanto a Merano. «Alperia Reti e i settanta posti di lavoro - scrive Andrea Casolari - stanno diventando una merce di scambio con un diritto, quello di Merano di avere una sede universitaria, un torto subito vent'anni fa quando si decise di far nascere il nuovo polo universitario».

Una offerta di cambio che per la Civica deve essere rispedita al mittente. Secondo l'ex assessore comunale "il riassunto della visita del presidente della Provincia a Merano si può riassumere in due diktat. Partenza a razzo - scrive Andrea Casolari - per la costruzione del tunnel sotto Monte Benedetto, ordinando al Comune di preparare il bando per cercare un privato interessato a costruire il garage in caverna. Ma anche un invito forzato al Comune di partecipare all'investimento per ampliare le Terme».

« Per tutti gli altri temi, a cui tiene la città, la Provincia non è ancora pronta a dare una risposta. E quindi non sappiamo se ci aiuterà a finanziare la scuola di Sinigo, impegno già preso a suo tempo, se pagherà i lavori per ristrutturare il centro lungodegenti Sant'Antonio, se è interessata al rilancio dell'ippodromo e se veramente tra sette anni sarà disponibile a cedere e a chissà quale costo l'ex ospedale traumatologico Böhler per costruire un polo scolastico. L'immagine con la quale siamo usciti dall'incontro in sala civica è chiaro. Per i prossimi quattro anni mettiamoci, noi meranesi, il cuore in pace e non aspettiamoci che questa amministrazione comunale riesca a strappare qualche concessione alla Provincia per la nostra città», chiude Casolari.

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