La crisi si fa sentire sulla neveVacanze sempre più brevi


Ezio Danieli


BOLZANO. «Una stagione bianca con buone prospettive, dopo l’inizio incoraggiante. Secondo un campione rappresentativo di operatori turistici, il movimento di turisti sarà molto simile a quello dello scorso anno nonostante l’aumento delle tariffe di skipass ed alberghi. Generale incertezza per i mesi di gennaio e febbraio: diminuzione delle settimane bianche, aumento dei soggiorni brevi, caduta delle prenotazioni degli appartamenti in affitto, insistenti richieste di sconti e di tariffe promozionali»: sono le indicazioni dal tradizionale rapporto di Trademark per l’Osservatorio della montagna, secondo il quale «L’Alto Adige si conferma leader di mercato».
Nonostante l’offerta sia consolidata ed apprezzata, vengono definiti positivi i primi segnali per la stagione invernale 2009/2010. Lo attestano le dichiarazioni di un solido campione di operatori interpellati da Trademark Italia. L’indagine periodica dell’Osservatorio della Montagna è stata realizzata attraverso una serie di interviste telefoniche e questionari auto-somministrati nel periodo 20 novembre-19 dicembre. Hanno partecipato alle rilevazioni oltre 680 operatori del settore ricettivo; sono state anche effettuate 193 interviste dirette a turisti italiani con almeno 5 anni di esperienza in fatto di vacanze in montagna.
Il barometro che ne è scaturito evidenzia «La contrazione dei soggiorni, l’affollamenti e gli svuotamenti improvvisi nei week-end, la diminuzione della domanda di appartamenti e residence, l’aumento esponenziale delle richieste di sconti, occasioni, offerte speciali e tariffe promozionali; l’imprescindibilità dell’offerta di benessere negli alberghi, la pressione dei turisti per offerte gastronomiche alberghiere superiori, una clientela sempre più critica, pignola e attenta ai dettagli».
Il rapporto evidenzia - sulla base delle interviste fatte agli operatori che c’è ottimismo in particolare per il periodo di Capodanno e dell’Epifania); il 23,1% teme una diminuzione dei flussi turistici ma senza apparire preoccupato. Diffusi i timori per possibili cadute della domanda per il periodo successivo all’Epifania: per gennaio e febbraio 4 operatori su 10 avvertono un calo delle richieste e si dichiarano “pessimisti” constatando la scarsità di prenotazioni per le settimane bianche. Viene definito «stabile» il turismo straniero grazie soprattutto all’incremento dei flussi dall’Est Europa; in calo il numero dei turisti tedeschi, che tuttavia restano i primi nella classifica della clientela internazionale, soprattutto in Alto Adige.
Dalle interviste agli operatori emerge «Una diffusa preoccupazione per quello che accadrà nei mesi di gennaio e febbraio: rallentano infatti le prenotazioni e le richieste di informazioni». Si configura «La minaccia di forti tagli degli italiani sulle settimane bianche. Le richieste di sconti e di offerte promozionali è ormai una regola ed i nostri connazionali puntano sempre di più sulle prenotazioni sotto data». Gli operatori sono pronti a soddisfare queste esigenze.













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