La filosofia dei grandi maestri si scrive anche in Alto Adige

bolzano. “La filosofia e l’esistenza”, il manuale di storia della filosofia attualmente più diffuso e adottato in Italia, è l’ultimo best seller del filosofo Giovanni Fornero. Torinese di origine, ma...


Gabriel Marciano


bolzano. “La filosofia e l’esistenza”, il manuale di storia della filosofia attualmente più diffuso e adottato in Italia, è l’ultimo best seller del filosofo Giovanni Fornero. Torinese di origine, ma amante delle Dolomiti e dell’Alto Adige, vive a Bolzano. Continuatore dell’opera di Nicola Abbagnano (con Norberto Bobbio uno dei maestri più illustri dell’Università di Torino), ha curato per Utet l’aggiornamento di classici della storiografia italiana e internazionale come la “Storia della filosofia” e il “Dizionario di filosofia”.

Per Pearson-Paravia ha ideato una serie di manuali che, sotto il nome di “Abbagnano Fornero”, costituiscono ormai un marchio, di cui “La filosofia e l’esistenza”, in sei volumi, è l’ultima versione. Si basa su una delle convinzioni fondamentali di Fornero: «Non possiamo vivere senza porci determinati interrogativi di natura filosofica. Anche gli sviluppi della scienza e della tecnica anziché mandare in pensione la filosofia suscitano nuove e impellenti domande filosofiche» afferma. Lo stesso accade per quanto riguarda i problemi della pace e della guerra, i quali, esemplifica lo studioso, generano l’attualissimo interrogativo: «Il ricorso alle armi è sempre da bandire o esistono situazioni in cui risulta legittimo?». Lo stesso per «i problemi della comunicazione, della libertà, della giustizia, della felicità, dei diritti civili e del significato da dare alla vita e alla morte». Ossia per quelle questioni che «obbligano gli uomini del nostro tempo a fare filosofia, attestando che non ci sarebbe la filosofia dei filosofi se l’uomo non fosse condotto a filosofare dalla sua vita stessa di uomo».

In un altro recente volume, “Indisponibilità e disponibilità della vita” (Utet), Fornero si è impegnato a mostrare la “presenza” della filosofia anche nelle questioni di fine vita e del suicidio medicalmente assistito. Il volume è stato definito da Marco Cappato, dell’Associazione Luca Coscioni, «una ricerca interdisciplinare senza precedenti per completezza e chiarezza». Un giurista di spicco come Giovanni Fiandaca ne ha parlato come di «una importante e impegnativa impresa intellettuale nella quale sapientemente interagiscono la speculazione filosofica, la teorizzazione giuridica e l’inclinazione a cogliere i nessi tra le idee filosofiche e i loro riflessi sulla vita delle persone in carne ed ossa». Come si vede, sono opere di notorietà nazionale. Anche se non tutti sanno che in parte sono state pensate e scritte sotto i cieli dell’Alto Adige.













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