La pista per biciclette Bmx chiede spazio all’area cani 

Il presidente della Federciclismo: «Sono anni che aspettiamo quest’impianto» Lorenzini: «Va trovato un sito migliore». Il sindaco: «Avanti con il progetto»


di Antonella Mattioli


BOLZANO. «O si fa stavolta o non si farà mai più: a Bolzano - e più ancora nel resto dell’Alto Adige - ci sono impianti per ogni tipo di sport, tranne che per il ciclismo». Antonio Lazzarotto, presidente del Comitato provinciale della Federiclismo, non usa giri di parole per esprimere i suoi timori sul destino del progetto della nuova pista di Bmx da realizzare all’interno del parco Europa, tra via Druso e via Resia, a fianco di quella attuale che non ha né le caratteristiche tecniche né di sicurezza richieste da una disciplina che oggi è sport olimpico. La giunta comunale, nelle scorse settimane, ha approvato il promemoria che ha dato il via all’iter. Ma come al solito quando a Bolzano si decide di fare qualcosa, si promuovono raccolte di firme e nascono i comitati di chi contesta la soluzione individuata spesso con grande fatica. Il progetto della pista di Bmx non fa eccezione.

In questo caso a protestare sono i proprietari dei cani, in quanto l’area dovrà essere spostata, e più in generale i frequentatori dello spazio verde che sarà ridotto. Tra coloro che vorrebbero venisse individuato un sito alternativo, anche l’assessora all’ambiente Maria Laura Lorenzini: «Siamo ancora nella fase iniziale, chiederò che si faccia un’ulteriore verifica. A mio avviso ci sono siti più adatti. Capisco la preoccupazione dei proprietari di cani: si calcola che l’area sia frequentata da circa 1500 cani. E poi non è stato studiato a sufficienza l’aspetto viabilistico: nel nuovo impianto si potranno organizzare manifestazioni di livello internazionale, lì però non ci sono parcheggi abbastanza per i grandi eventi».

Per il sindaco Renzo Caramaschi invece il “caso” è chiuso e il progetto va avanti: «Gli spazi a Bolzano sono quelli che sono: quello individuato all’interno di parco Europa, dove c’è già una pista di Bmx, è il più adatto per ospitare un nuovo impianto». L’assessore Angelo Gennaccaro, che sta seguendo dall’inizio l’iter del progetto, assicura che l’area cani verrà semplicemente spostata ma rimarrà sempre all’interno del parco: «É vero che si riduce un po’ il verde, però proprio di fronte a parco Europa c’è anche il parco del quartiere Firmian». Lazzarotto, presidente del Comitato provinciale della Federiclismo, che ha contribuito all’elaborazione del progetto, difende la scelta: «Se si comincia a cercare una nuova collocazione, non si fa più nulla. Quella è la location più adatta: vicino ci sono anche i nuovi spogliatoi. I ragazzini si divertono tantissimo sulla pista da Bmx anche se quella attuale non ha né le caratteristiche tecniche né di sicurezza richieste per le competizioni internazionali. Abbiamo una ventina di agonisti che per allenarsi devono andare a Verona o a Bergamo (questi sono gli impianti più vicini, ndr). I praticanti sono oltre un centinaio; duemila i tesserati alla Federazione. Il Bmx è un’attività molto formativa dal punto di vista tecnico anche per chi vuole poi passare al ciclismo su strada. Il campione bolzanino Manuel Quinziato aveva iniziato da bambino proprio con le gare di Bmx». La Federazione spinge perché si realizzi l’impianto, anche perché intorno verrebbe creato un anello di circa 600 metri, dove portare ad allenarsi i bambini dai 6 anni in su che fanno ciclismo su strada. «Attualmente - spiega Lazzarotto - vanno al Druso, dove la pista è piccola e comunque bisogna convivere con il calcio. Nei prossimi mesi inizieranno i lavori allo stadio e non si saprà più dove far allenare i piccoli. Sulla ciclabile? No. Sulle strade di campagna? È pericoloso. Sulle strade normali? Impossibile».













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