La rabbia di Kompatscher: «Basta con l’incoscienza» 

Le reazioni. Indignazione per il caso di Selva Gardena. Alfreider: «Così non ne usciremo» Pinzger(Hgv): «I comportamenti di pochi danneggiano tutti». Appello dei giovani imprenditori



Bolzano. In Alto Adige migliaia di famiglie sono disperate perché le chiusure delle attività mettono in crisi aziende e costringono i collaboratori a vivere con la cassa integrazione (quando c’è e quando arriva). La notizia di una festa con quasi 200 ragazzi accalcati nel locale di Selva di Val Gardena provoca indignazione e rabbia, perché sono questi comportamenti che innescano i focolai. Serviranno ancora molti mesi per raggiungere una ampia vaccinazione tra la popolazione. Oggi contro la pandemia c’è solo la condotta responsabile di ogni cittadino.

È durissimo il commento del presidente Arno Kompatscher: «Comportamento inaccettabile. Da condannare e sanzionare. Mentre ci sono decine di migliaia di persone che temono per il loro posto di lavoro o il futuro della loro azienda, c’è chi se ne frega, pensando solo a se stesso. Anzi, nemmeno questo, perché mette a rischio la propria salute e quella di chi gli sta vicino. Chi fa così mette in pericolo tutti i suoi concittadini, perché comportamenti di questo tipo mettono a rischio il sistema sanitario». L’operazione dei carabinieri a Selva Gardena è l’episodio più eclatante. Ma sono numerose le segnalazioni di comportamenti a rischio: tavoli affollati con oltre sei persone (prima delle chiusura di domenica), assembramenti davanti ai bar con vendita da asporto, feste private. Da ladino, l’assessore Daniel Alfreider è ancora più arrabbiato per quanto accaduto: «Basta con l’incoscienza. Questa storia durerà ancora a lungo. È terribile, è snervante, perché da un anno abbiamo paura della malattia e subiamo restrizioni nella nostra socialità e nella vita lavorativa. Ma non c’è altro da fare, se non rispettare le regole. Capisco che siamo tutti al limite, ma ogni trasgressione ci rispedisce indietro. Dobbiamo tenere duro, per salvare più vite possibile e per consentire all’economia di lavorare».

Le categorie del commercio e della ristorazione protestano di fronte a ogni provvedimento di chiusura. «Ma allo stesso tempo chiediamo a tutti i colleghi di rispettare le regole, altrimenti non interromperemo la catena dei contagi», reagisce indignato Manfred Pinzger (presidente dell’Hgv), «Quanto accaduto a Selva Gardena è ingiustificabile. Se le contestazioni dei carabinieri sono corrette, se è vero che quel locale anche in passato era stato sanzionato, allora c’è una sola cosa da fare: chiudere la struttura. I comportamenti errati di pochi vanificano gli sforzi di tutti gli altri. Come associazione di categoria facciamo di tutto per sensibilizzare gli imprenditori, ma alla fine la responsabilità è individuale». Come dimostrano gli ultimi screening organizzati dalla Asl, le maggiori preoccupazioni sui focolai sono attualmente concentrate su alcune aree della periferia. Nei cinque comuni di Termeno, Egna, Ora, Cortaccia e Montagna ci sono attualmente circa 400 positivi al Coronavirus. Nelle scorse settimane i sindaci si erano mobilitati contro gli eccessi nelle baite di montagna, chiedendo controlli mirati. Un appello al rispetto delle regole arriva dal gruppo Giovani di Assoimprenditori, con la presidente Manuela Bertagnolli: «Non possiamo permetterci un Alto Adige tra le poche aree d’Europa in zona rosso scuro. Ne va del nostro futuro, perché non solo limita la nostra vita quotidiana e danneggia la nostra economia, ma anche l’immagine che diamo della nostra terra nel mondo. Solo con senso di responsabilità di tutti noi – di chi fa le regole, di chi le deve rispettare e di chi le deve controllare – potremo uscire da questa crisi».

La responsabilità, aggiunge Manuela Bertagnolli, «serve quando si prendono delle decisioni che influenzano la vita di tutti: ci vogliono chiarezza, trasparenza e coerenza». Un altro appello riguarda le madri lavoratrici, in prima linea da un anno: «Il loro impegno merita di essere riconosciuto sotto forma di investimenti nella conciliazione tra famiglia e lavoro». FR.G.

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

Tennis

Sinner torna in campo, nel Principato primo allenamento verso il Roland Garros

Dopo le cure all’anca al J Medical, Il campione di Sesto ha ripreso in mano la racchetta a Montecarlo sotto la supervisione coach Vagnozzi e Cahill. Ma non ha sciolto le riserve sulla sua partecipazione a Parigi (foto Instagram Sinner)

LA SPERANZA Il post di Cahill che fa sperare i tifosi
IL CAMPIONE "A Parigi solo se sarò al 100%"
DOLORE Per il problema all'anca Sinner si affida al centro della Juve
GOSSIP Nuova fiamma per Jannik? Il gossip su Anna Kalinskaya

bolzano

Primo giorno al Lido: con lo "spazio giovani"

Invariate le tariffe. In funzione i due bar, resta chiuso il ristorante. A disposizione i campi di calcetto, basket, beach volley. Andriollo: «C’è un cambio generazionale anche tra gli utenti» (foto DLife)


antonella mattioli

Attualità