La riqualificazione di San Giacomo fa altri passi avanti

Gli interventi sulla vecchia statale li segue il Comprensorio Il 18 luglio ok alla variazione di bilancio e l’iter proseguirà


di Bruno Canali


SAN GIACOMO DI LAIVES. Per proseguire con il nuovo lotto di riqualificazione della vecchia strada statale 12 a San Giacomo, l'amministrazione comunale di Laives ha scelto una strada diversa e innovativa rispetto a quanto fatto per il primo lotto, quello a sud del centro abitato: ha affidato il lavoro organizzativo dell'appalto alla Comunità di valle (o comprensoriale che dir si voglia) Oltradige - Bassa Atesina. Questa opzione, tra l'altro, consente di liberare risorse tra gli uffici che seguono normalmente i lavori pubblici del Comune.

«Per quanto riguarda il progetto - dice al proposito il presidente della Comunità di valle, Oswald Schiefer - direi che siamo a buon punto e ho previsto di portare la variazione di bilancio della Comunità comprensoriale, per inserirvi il contributo provinciale destinato alla riqualificazione di San Giacomo, nella seduta consiliare programmata per il 18 luglio».

Parole - quelle del presidente Schiefer - confermate anche dal consigliere comprensoriale Fabrizio Oliver, che in Comunità di valle ha preso il posto del sindaco Liliana Di Fede. «Il progetto per la riqualificazione di San Giacomo è pronto e si tratta di quello predisposto per noi ancora dall'ingegner Perini. Per comodità - spiega Oliver - è stato a sua volta diviso in due parti: la prima che prevede l'intervento di riqualificazione dall'incrocio tra via San Giacomo e via Anton Thaler, dove siamo arrivati con il precedente lotto, fino alla zona Amonn, praticamente in pieno centro dell'abitato di San Giacomo. Un successivo passo quindi riguarderà l'ulteriore avanzamento della riqualificazione, dalla zona Amonn fino a raggiungere il confine con il territorio comunale di Bolzano, nei pressi di Maso della Pieve insomma. Come detto, il primo tratto, dall'incrocio all'ingresso sud di San Giacomo, fino alla zona Amonn, è progettato e finanziato; manca solo la predisposizione della gara di appalto dei lavori, per poi partire concretamente. La seconda parte invece, quella che dovrà agganciarsi al territorio di Bolzano, è a livello di studio di fattibilità, sempre da parte dell'ingegner Perini. In questo caso va trovato il finanziamento necessario per affidare la progettazione e bisognerà fare poi un bando europeo, dato che l'importo è superiore alla soglia concessa per progettazioni in ambito locale».

Quello che resta evidente, comunque, è che adesso che la riqualificazione di San Giacomo entra dentro l'abitato dalla parte sud, arriva anche il maggiore impegno, sia tecnico che finanziario, perchè il primo lotto, terminato da alcuni anni, non ha dovuto attraversare aree altamente abitate come è invece quella centrale e c'erano anche gli spazi necessari, lungo un lato della statale 12, per poter realizzare il progetto così come previsto. Per quanto riguarda il nuovo lotto che sta per andare in appalto, si lavorerà invece dentro l'abitato, dove ci sono spazi ristretti e una miriade di proprietà private, passi carrai e attraversamenti. Si è anche scelto, strada facendo, di non costruire più una rotatoria al posto dell'incrocio tra via San Giacomo e via Anton Thaler, dove la ciclabile attraverserà la carreggiata per proseguire sul lato opposto in direzione nord.

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