Bolzano

La serratura non si chiude ma dall’Ipes nessuna risposta

Al Complesso Armonia una famiglia di inquilini chiede un intervento ormai da tre anni



BOLZANO. «Se ci scordiamo di chiuderla con due mandate, rischiamo di ritrovarci la porta di casa aperta». La serratura non funziona ormai da tre anni. Inutili i mille tentativi di contattare l’Ipes: è un continuo rimpallo da un ufficio all’altro. Succede in via Palermo, nel complesso “Armonia”. Condomini degli anni Sessanta ristrutturati pochi anni fa. Ed è proprio durante i lavori di ristrutturazione che sono cominciati i problemi nell’appartamento di una famiglia.

Il 14 settembre scorso hanno scritto all’Ipes una raccomandata con ricevuta di ritorno. La lettera è arrivata all’Ufficio protocollo il 17 settembre. «A febbraio abbiamo chiamato per sapere che cosa ne fosse stato. Niente, non l’avevano ancora letta», raccontano gli inquilini.

Nella lettera inviata all’Ipes spiegano l’origine della disavventura che causa loro preoccupazione e disagi: prima l’installazione di putrelle per consolidare le pareti esterne, poi l’abbattimento con le mazze della parete finestrata che chiudeva il giroscale, hanno provocato vibrazioni talmente forti da dover lasciare l’alloggio in qualche occasione. «Da questo momento – scrive la famiglia – sono cominciati i problemi alla serratura della porta d’ingresso dell’appartamento. La chiave faticava a entrare nella serratura, abbiamo dovuto chiamare due volte un tecnico per riposizionare un dente del cilindro. Un sabato sera, alle 21, siamo rimasti chiusi fuori. Per la riparazione si doveva smontare la porta e rimuovere i pannelli che la ricoprivano. Abbiamo pagato 400 euro. Quando l’abbiamo fatto presente al responsabile dei lavori, questo ci ha detto che avrebbero riparato o sostituito la porta nel momento in cui avrebbero cambiato quelle vecchie degli altri appartamenti. Ad oggi, nonostante le promesse e le rassicurazioni, non è stato fatto nulla». Un altro problema sono i lavori fatti nel bagno. Installando la portafinestra, gli operai hanno rotto un paio di piastrelle più del dovuto. E la portafinestra striscia sul pavimento, lasciato a metà: un po’ è coperto dalle piastrelle del balcone, un po’ da linoleum, un po’ è proprio scoperto.

Gli inquilini mostrano il telefono, tutti i contatti di uffici, funzionari e tecnici dell’Ipes. Sono tanti. Con pazienza ed educazione, la famiglia di inquilini ha provato a farsi ascoltare. Telefonate su telefonate, continuamente rimbalzati da un ufficio all’altro, perché «l’architetto non c’è» o perché «non me ne occupo io, senta qualcun altro». La famiglia conclude: «Con la pandemia e le chiusure l’Ipes ha sospeso la possibilità di andare nei suoi uffici. Se ci vedessero, se ci ascoltassero, forse capirebbero che abbiamo davvero bisogno di un intervento che risolva i problemi dell’appartamento».

 













Altre notizie

Tennis

Sinner torna in campo, nel Principato primo allenamento verso il Roland Garros

Dopo le cure all’anca al J Medical, Il campione di Sesto ha ripreso in mano la racchetta a Montecarlo sotto la supervisione coach Vagnozzi e Cahill. Ma non ha sciolto le riserve sulla sua partecipazione a Parigi (foto Instagram Sinner)

LA SPERANZA Il post di Cahill che fa sperare i tifosi
IL CAMPIONE "A Parigi solo se sarò al 100%"
DOLORE Per il problema all'anca Sinner si affida al centro della Juve
GOSSIP Nuova fiamma per Jannik? Il gossip su Anna Kalinskaya

bolzano

Primo giorno al Lido: con lo "spazio giovani"

Invariate le tariffe. In funzione i due bar, resta chiuso il ristorante. A disposizione i campi di calcetto, basket, beach volley. Andriollo: «C’è un cambio generazionale anche tra gli utenti» (foto DLife)


antonella mattioli

Attualità