Laimburg, costi nel mirino ma più fondi alla ricerca

Parte il processo di razionalizzazione del Centro sperimentale voluto da Schuler Non sono previsti tagli al personale ma serve più efficienza nell’amministrazione


di Alessandro Bandinelli


VADENA. «Nel 2050 l'attuale produzione agraria non basterà più, avremo bisogno di aumentare la produttività del nostro territorio del 70%». Con queste parole il direttore del Centro di Sperimentazione agraria e forestale Laimburg, Michael Oberhuber, ha sottolineato l'importanza che riveste oggi la ricerca e la sperimentazione per il nostro territorio.

«L'unica possibilità che abbiamo di raggiungere questo risultato e fare fronte ai cambiamenti climatici, ambientali e sociali del futuro è scommettere sulla ricerca e sull'innovazione». Ma come si possono a aumentare gli strumenti a favore della ricerca in tempi di ristrettezze economiche e rivisione della spesa? A Questa domanda tenta di dare una risposta la riorganizzazione messa in atto dall'assessore provinciale all'agricoltura Arnold Schuler.

«Attualmente – spiega l'assessore – esistono due enti, il Centro di Sperimentazione Laimburg e dell' Azienda Provinciale Foreste e Demanio, che, per alcuni aspetti, hanno competenze simili per altri nettamente distinte. L'idea è quella di rafforzare le specificità di ciascun ente, mettendo in condivisione gli aspetti comuni come ad esempio l'amministrazione e la gestione delle risorse».

Per il direttore del Demanio, Josef Schmiedhofer, la creazione del nuovo ente porterà efficienza e sinergia tra le competenze. «Nessun taglio del personale» rassicura l'assessore: gli attuali 465 collaboratori di cui si avvalgono i due enti confluiranno nella nuova struttura che prenderà il nome di “Azienda provinciale podere e demanio”. Cosa prevede in dettaglio questa riorganizzazione ancora poco è dato sapere, molti dei tavoli di lavoro sono appena partiti e l'operazione per la creazione del nuovo ente dovrebbe concludersi nel 2017. In linea generale si sa che aumenteranno le superfici dedicate alla sperimentazione e saranno distinte ancora di più da quelle produttive. Sarà promossa una maggiore sinergia tra Touriseum e Giardini del Castel Trauttmansdorf. Verrà valorizzato il ruolo“comunicativo” della dibattuta enoteca provinciale, come veicolo di promozione per la produzione d'eccellenza del nostro territorio. Saranno chiarite le competenze in materia di pescicolutra. Il ruolo sperimentale della Laimburg ne uscirà rafforzato per Oberhuber, secondo il quale il centro di ricerca deve continuare a perseguire due obiettivi: «Dare una risposta a problemi immediati come la lotta ai parassiti e alle malattie, e guardare alle coltivazioni dell'Alto Adige di domani. In entrambi i casi, per dare un futruro alla nostra agricoltura la risposta deve essere concreta ma anche sostenibile».

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