Laives, otto mesi di lavoro per il presepe capolavoro

Lo ha realizzato Franco Piccin per gli anziani della «Domus Meridiana» Cascate e figure animate lo rendono unico. E a Bronzolo c’è quello di Ossanna


di Bruno Canali


LAIVES/BRONZOLO. Senza ombra di dubbio, due tra i più bei presepi del circondario, sono quello allestito presso la casa di lungodegenza Domus Meridiana, in via Sottomonte a Laives, e, a Bronzolo, quello di Adolf Ossanna, in cima a via Aquila Nera.

E' così del resto da anni e in una ipotetica competizione, i due costruttori sono in gara con se stessi per stupire ogni volta di più i visitatori.

Il presepe nell'atrio della Domus Meridiana è quello che da sette anni a questa parte realizza Franco Piccin, alpino (del gruppo Piani) e volontario presso la struttura.

«Ho iniziato sette anni fa - dice Piccin - perché qui alla Domus Meridiana era ospite mia mamma. Prima comunque costruivo il presepe anche a Villa Europa a Bolzano e all'albergo Casagrande di Laives».

Arrivare ad un risultato come quello che si può ammirare attualmente deve avere richiesto un grande impegno, fra costruzione, impianti per far circolare l'acqua delle cascatelle e dei laghetti e l'animazione di tante figure: «Ho iniziato la costruzione a febbraio - dice Piccin mostrando il "dietro le quinte" composto da fili, tubi e pompe che si incrociano - anche se poi il montaggio vero e proprio richiede un paio di giorni». Un lavoro certosino, fatto con grandissima passione, tecnica e competenza. Ogni dettaglio, infatti, è curatissimo. Un piccolo capolavoro “natalizio”.

Il risultato, come detto, è da ammirare. Stesso discorso a Bronzolo, con il presepe che da anni costruisce all'aperto, in un giardino sulla via Aquila Nera, Adolf Ossanna.

Anche lì, grande lavoro per scenografia e movimenti, con un risultato che anno dopo anno, incanta tantissimi visitatori, un lavoro fatto di pazienza infinita, manualità e tanta passione.

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