BOLZANO. Legacoop risponde a Casapound sull’attacco alla cooperativa Casahaus. «Nessun inquilino rimarrà per strada perchè il commissariamento serve proprio a tutelare queste persone socialmente deboli. Non solo, tutto viene fatto con l’obiettivo di rendere ai proprietari le abitazioni nelle stesse condizioni in cui sono state consegnate alla cooperativa».

Durante la conferenza stampa i consiglieri Andrea Bonazza, Sandro Trigolo e Caterina Foti avevano anche chiesto conto dei controlli sulla cooperativa. «Erano di nostra competenza e non in quella di Confidi come dichiarato, sbagliando, da Casapound - conferma Legacoop - e fino al 2014 tutto era in regola. Nel 2015 sono emerse delle prime difficoltà che hanno portato a un tutoraggio. Purtroppo senza i risultati sperati rendendo inevitabile il commissariamento. Un percorso certamente legato a una cattiva amministrazione di circa 15 alloggi cui si sono aggiunti anche i mancati pagamenti simbolici da 100 euro da parte di alcuni inquilini.

Gravi inesattezze sarebbero arrivate da Casapound anche secondo Vittorio Repetto indicato come controllore. «Non so nemmeno cosa sia la cooperativa Casa Haus» precisa. «Io sono solo membro del cda di Confidi che nulla c'entra con tutto questo. Non esiste alcun tipo di collegamento con Casa Haus. Il tutto è dimostrabile attraverso una semplice visura alla camera di commercio: Casapound dovrebbe verificare meglio quello che dice senza creare disinformazione». (a.c.)

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