Magagna su via Kennedy: «Spostiamo i posti-auto»

Il consigliere comunale di Laives invita a stringere i tempi della riqualificazione Così dice la sua idea: via i parcheggi per farne uno grande all’ex municipio


di Bruno Canali


LAIVES. Ora che la giunta comunale di Laives ha approvato il progetto di fattibilità dei futuri interventi di riqualificazione di via Kennedy, successivi all’apertura del tunnel della variante che farà “scavalcare” la città ai flussi di traffico, si apre un nuovo fronte di dibattito. In questo senso, per accelerare la riqualificazione di via Kennedy senza attendere tempi biblici, Franco Magagna, consigliere della lista La Civica, ha una ricetta: «Accordarsi con i proprietari privati per togliere una trentina di posti macchina lungo i marciapiedi della via; abbattere il vecchio municipio in via Pietralba per realizzare lì posti macchina convenzionati con i negozi del centro e, se possibile, fare una convenzione per ulteriori spazi con chi sta abbattendo l'ex magazzino Grosselli, sempre in via Kennedy».

Un piano che, secondo il consigliere, mira a razionalizzare e ottimizzare i lavori.

«Sono oltre due anni che stiamo spronando la giunta perchè affronti con maggiore concretezza i problemi della città - dice Magagna - dando seguito alle promesse fatte alla cittadinanza. E’ opinione comune che la priorità assoluta vada alla riqualificazione della via Kennedy, perchè tra meno di un anno verrà inaugurata la galleria della variante, opera imponente quanto costosa. Dal modo in cui si sta prospettando la riqualificazione della via, sembra ci si dimentichi che l’immane impegno della Provincia è finalizzato esclusivamente a dare ossigeno alla strada centrale della città e che dopo quarant’anni di attesa ora è indispensabile sveltire al massimo i tempi perchè la città possa goderne i frutti. Procedere come anticipato dalla giunta significa procrastinare questo obiettivo oltre l’attuale mandato. Il vero nodo per l’immediata riqualificazione sono quelle 30 automobili circa, parcheggiate sul marciapiede, che oltre ad intralciare il passaggio dei pedoni, limitano ogni altra forma di socializzazione. Inoltre sono di estrema pericolosità quando in retromarcia scendono dal marciapiede. Si dice: “Saranno limitati gli spazi di sosta”, frase sibillina, che si traduce in un nulla di fatto, ben sapendo che superando questo aspetto, la riqualificazione sarebbe di fatto già attuata, sapendo anche che questa diverrebbe la “piazza” naturale in attesa di tempi migliori per il vecchio progetto di piazza. Per questo abbiamo proposto alla giunta di offrire alternative migliori rispetto ai parcheggi sul marciapiede, un progetto veloce, poco costoso, di facile attuazione e che, dati alla mano, può quintuplicare ogni singolo posto auto ora sul marciapiede. I primi a beneficiarne sarebbero i commercianti stessi, con un sicuro, maggior afflusso di cittadini, stimolati a rimanere in città per gli acquisti. Costi e tempi ridotti, senza l'incognita dei ricorsi contro eventuali espropri. Abbiamo suggerito di abbattere immediatamente il vecchio municipio per far posto a una sorta di “central parking” con sosta gratuita per chi acquista nei negozi convenzionati, come succede al "Poli". Con un pizzico di lungimiranza si potrebbe tentare di ripetere un’operazione analoga cercando una convenzione con il costruttore dell’area Grosselli. Procedendo con coraggio e lungimiranza, tutti potrebbero trarne grande beneficio, sempre che la politica rinunci al solito miserevole calcolo dei voti guadagnati o persi alla prossima tornata elettorale».

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