Maiali congelati vivi per un esperimento: la Provincia ha speso 3 mila euro

La ricerca - come spiega Kompatscher rispondendo ad un’interrogazione Urzì – è stata effettuata dall’Eurac. Proteste degli animalisti



L’Eurac di Bolzano ha finanziato con 3.108 euro le spese per l’acquisto dei suini che poi sono stati uccisi per soffocamento o congelamento in seguito ad un discutibile esperimento scientifico svoltosi in Austria. A confermarlo è direttamente il Presidente della provincia autonoma di Bolzano Arno Kompatscher rispondendo ad una dettagliata interrogazione del consigliere provinciale di Alto Adige nel cuore Alessandro Urzì che raccogliendo i dubbi a riguardo manifestati della associazioni animaliste locali aveva provveduto a chiedere spiegazioni alla Giunta.

Il presidente Kompatscher conferma anche che i quattordici animali sono deceduti “come da protocollo” al termine dell’esperimento, svoltosi ad Innsbruck ,che come evidenziato anche dagli organi d’informazione locale, prevedeva che un certo numero di maiali venissero sepolti vivi nella neve per poi accertarne determinati parametri chimico-fisici.

«La legge provinciale in materia – dichiara il consigliere Urzì – vieta l'effettuazione di ogni tipo di esperimento che comporti dolori, sofferenze o effetti dannosi sugli animali e pertanto la Provincia di Bolzano dovrebbe opportunamente evitare di finanziare all’estero condotte che all’interno del territorio provinciale sarebbero considerate fuorilegge».

«Ogni esperimento che possa essere causa di sofferenze e morte tra gli animali – conclude il consigliere di Alto Adige nel cuore – va condannato sotto il profilo etico e morale, tanto più se, come in questo caso sia stata utilizzata una metodologia “medioevale” ed i risultati siano giudicati, da parte della comunità scientifica, poco riproducibili in ambito umano a causa delle notevoli differenze fisiologiche con i suini».













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