Mancano docenti di italiano e tedesco

Molte cattedre sono ancora vuote. Precari ricevuti al Ministero: nessuna soluzione generale, ma 30 assunti



BOLZANO. Altro che bilinguismo, la scuola altoatesina ha un bisogno disperato di insegnanti di italiano e tedesco. Anche quest’anno non si è risolto il problema della carenza di docenti di seconda lingua nella scuola tedesca e italiana. Nella prima è confermata anche l’emergenza degli insegnanti di sostegno. E di fronte all’abbondanza di docenti di materie umanistiche, sono esaurite le graduatorie di alcune materie scientifiche, con posti ancora scoperti. È questa la situazione delle cattedre a pochi giorni dall’inizio della scuola, martedì 5 settembre. Le intendenze scolastiche, assunti i nuovi docenti di ruolo, hanno terminato anche le operazioni di assegnazione delle cattedre annuali (supplenze). Molti i posti ancora scoperti, sia nella scuola italiana che tedesca. I dirigenti scolastici procederanno ora alle chiamate in base alle graduatorie di istituto.

«In questo momento c’è il 42 per cento di supplenze scoperte nella scuola italiana», riassume Tonino Tuttolomondo, direttore di ripartizione dell’Intendenza scolastica italiana. Nella scuola tedesca la «fame» di insegnanti è ancora più marcata. Ma non in tutti settori, appunto.

La scuola italiana, riassume Tuttolomondo, ha assegnato 116 ruoli per il nuovo anno scolastico: si tratta di docenti che vengono regolarizzati. Su 177 cattedre intere disponibili per le supplenze, ne restano scoperte ancora 75 (il 42%). Una boccata di ossigeno per i 105 precari che hanno protestato in piazza Magnago: 30 di loro sono entrati in ruolo. «Alcuni hanno rifiutato», riferisce Tuttolomondo. Nei giorni scorsi una delegazione dei precari delle graduatorie a esaurimento sono stati ricevuti a Roma dal vice capo di gabinetto del ministero, riferisce Enrico Palazzi. Al di là delle 20-30 assunzioni annuali, i precari chiedono la stabilizzazione generale in Alto Adige, come nel resto d’Italia (legge sulla Buona scuola) o la possibilità di accedere alle assunzioni in altre regioni. Deluso Palazzi: «Dal ministero non abbiamo ricevuto spiragli. Prosegue la nostra battaglia legale e politica».

«In una terra come la nostra, colpisce l’assenza di insegnanti di italiano e tedesco», commenta Sandro Fraternali (Cisl scuola), «C’è il problema della formazione dei docenti, certo, ma ci si deve anche chiedere perché non sia una professione appetibile per i nostri giovani. La Provincia dovrebbe interrogarsi e studiare una via di uscita». Mancano ancora 23 insegnanti di tedesco nelle scuole elementari italiane e 12 nelle scuole medie. Nelle scuole medie tedesche, riferisce Fraternali, non è stato trovato nemmeno uno dei 17 docenti di italiano. Nelle superiori, sono stati coperti 2 posti di docenti di italiano su 6 vacanti. Ancora più critica la situazione della carenza di insegnanti di italiano nelle scuole elementari tedesche. Per quanto riguarda le materie scientifiche nelle scuole italiane, riferisce Fraternali, c’è una certa sofferenza nelle scuole medie per le cattedre di matematica e scienze: «Sono esaurite le graduatorie degli abilitati. Le scuole daranno le cattedre in supplenza a personale privo dell’abilitazione». Ma sono numeri ridotti, rispetto al problema drammatico della mancanza di insegnanti di sostegno nella scuola tedesca. Un problema che si rinnova di anno in anno, tra le preoccupazioni dei genitori.

Ricorda Fraternali: «Nella scuola tedesca mancano i docenti specializzati nel sostegno. Ci sono 120 posti vacanti e nessun aspirante con il titolo di specializzazione. Anche quest’anno gli incarichi verranno affidati al personale di classe di altre graduatorie». Il sindacato tiene i riflettori accesi anche sulla sperimentazione della maturità in quattro anni, che partirà all'Istituto tecnico economico «Cesare Battisti» e al liceo linguistico «Marcelline»: «Siamo molto critici, la revisione dei programmi può comportare problemi». (fr.g.)

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