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Mascherine, stop all'obbligo sui bus e negli ospedali. L’Asl ai fragili: «Mettetela» 

La Ffp2 obbligatoria scade il 30 settembre. Franzoni (Emerenza pandemia): «La raccomandiamo sempre alla popolazione a rischio. Fondamentale l’autotutela»


Valeria Frangipane


BOLZANO. Conto alla rovescia per le mascherine anti-Covid: il 30 settembre scade l’obbligo di indossarle sui mezzi pubblici.

Dal primo ottobre - infatti - non sarà più necessario portare la Ffp2 su bus, treni, funivie, metropolitane, ma anche dentro ospedali, ambulatori medici e Rsa.  Il provvedimento è il primo in scadenza tra quelli che riguardano le restrizioni introdotte per la pandemia.

Anche se Patrick Franzoni, medico di Urgenza e viceresponsabile Emergenza pandemia in Alto Adige, la raccomanda fortemente a tutti i malati fragili: «Proteggetevi quanto più possibile ogni volta che si crea un assembramento. Andate in autotutela». Consiglio esteso anche ai giovani nel caso avessero un raffreddore: «Per favore sui mezzi pubblici, coprite sempre naso e bocca anche se il test è negativo. Così tutelate gli altri».

Al momento la situazione è assolutamente sotto controllo anche se l’incidenza settimanale per 100.000 abitanti ha superato quota 500. «Ce lo aspettavamo. Le scuole sono ripartite da una ventina di giorni, la temperatura è scesa e ci si ritrova più al chiuso. Era inevitabile accadesse», spiega Franzoni.

Il consiglio per la popolazione tutta resta comunque quello di vaccinarsi per evitare il Covid grave. «Da pochi giorni abbiamo aperto l’immunizzazione con il vaccino bivalente aggiornato alle varianti Omicron a tutti gli over 12 anni. Stiamo registrando un buon numero di prenotazioni anche se ad onor del vero gli altoatesini che hanno scelto di sottoporsi alla terza o alla quarta dose col nuovo vaccino sono al momento poche migliaia. Dobbiamo fare meglio».

E intanto a metà ottobre l’Asl si prepara a far partire con la nuova campagna vaccinale contro l’influenza australiana che quest’anno si annuncia importante. "L'ondata di contagi, partita con circa 6 mesi di anticipo dall'emisfero meridionale, inclusa l'Australia, si preannuncia intensa anche da noi. L'influenza da virus H3N2 si manifesta con i sintomi tipici del male di stagione: stanchezza, dolore a ossa e muscoli, febbre e problemi all'apparato respiratorio e gastro-intestinale". Tuttavia nei soggetti a rischio e in caso di comorbilità la malattia può avere effetti più gravi. «La stagione influenzale potrebbe, peraltro, sovrapporsi a una nuova ondata di contagi Covid. Per questo la doppia vaccinazione, antinfluenzale e anti Covid è particolarmente importante e indicata per tutte le fasce di popolazione più fragili. L’Asl - conclude Franzoni - inizia la doppia immunizzazione verso metà ottobre».

 













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