Memc, manifestazione davanti ai cancelli per i due anni di crisi dello stabilimento

L’11 novembre 2011 è iniziato il calvario degli operai del reparto policristalli. Gli operai: «Abbiamo aspettato abbastanza, ora soluzioni»



MERANO. Da stamattina, all'ingresso della Memc di Sinigo sono affissi un paio di striscioni per ricordare i primi due anni di cassa integrazione. Eloquenti le scritte, tutte bilingui. "Il lavoro è dignità", "11 novembre 2011 - 11 novembre 2013. Due anni di cassa integrazione, quanto durerà ancora?" ed anche "Solidarietà alle maestranze della Hoppe".

L'iniziativa, tradottasi in un breve manifestazione davanti alla fabbrica, è del gruppo di una quindicina di dipendenti Memc che nei primi mesi del blocco della produzione aveva installato, davanti all'ingresso della fabbrica, la tenda-presidio che poi è stata tolta ma è che è rimasta un motivo di grande rimpianto.

«Due anni che stiamo aspettando che la situazione si possa sbloccare - ha detto Fiorenzo Della Torre - ma purtroppo restiamo in attesa. Più il tempo passa più sorgono perplessità sul nostro futuro anche perché aumentano i dubbi anche nei nostri dirigenti, come è scaturito alcune settimane fa nella riunione informativa con i lavoratori. Ci appelliamo al presidente designato della giunta provinciale Arno Kompatscher affinché possa attribuire all'assessore uscente Roberto Bizzo le deleghe necessarie perché possa seguire la nostra vicenda».

Aggiunge Claudio Casalin: «Le speranze di una ripresa produttiva sono sempre di meno e non si può continuare a vivere, a lungo, con poco meno di 800 euro al mese. La questione dell'energia a prezzo ridotto sembra essere risolta: cosa si aspetta a firmare l'accordo?». Aggiunge Christian Dalla Torre: «Bisognerà attendere fino a maggio per avere una risposta dalla Corporate americana: Noi ci chiediamo: e se la risposta fosse negativa in merito alla ripresa della produzione?»













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