Merano, fingeva di fare jogging per palpeggiare le ragazze

Agiva sul Lungopassirio, aggredendo donne che facevano sport. Colto in flagrante dagli agenti della polizia appostati dopo le prime denunce


di Riccardo Valletti


MERANO. Fingeva di fare jogging, come tanti altri, sulle passeggiate del Lungopassirio, ma in realtà andava a caccia di prede da molestare, toccare, rincorrere.

footing

 

È stato beccato giovedì scorso dalla Polizia, in flagranza di reato, il giovane predatore che da qualche settimana tormentava a suon di mani infilate tra le gambe, le donne intente a fare footing sulla pista pedonale delle passeggiate.

La prima segnalazione è arrivata in questura il 5 dicembre, riferita a fatti appena accaduti: l’avvicinamento di sottecchi, poi le mani, e perfino un inseguimento quando la vittima di turno aveva accelerato per infilarsi a cercar riparo in una chiesa; inseguimento che è bastato al molestatore, per fare alcuni commenti sconci sulla ragazza in fuga.

Nei giorni seguenti sono arrivate le altre denunce, tutte donne tra i trenta e i quarant’anni, tutte tranquillamente intente a correre, e tutte approcciate da un ragazzo rispondente alla stessa descrizione, tuta da ginnastica e cappellino, all’apparenza un ragazzo normalissimo. Quattro denunce in tutto, ma in questura si teme che le vittime siano molte di più, anche perché il modus operandi del giovane era all’apparenza abbastanza collaudato.

E per questo il vicequestore Cinzia Cellucci invita, nonostante il comprensibile imbarazzo che si potrebbe provare nel trovarsi a descrivere la brutta esperienza, le donne che avessero preferito sorvolare sull’accaduto, a farsi avanti per sporgere denuncia. Intanto il ragazzo, non ne sono state rese note le generalità ma che avrebbe circa una ventina d’anni, colto sul fatto dagli agenti appostati dopo la pioggia di denunce, è stato denunciato per violenza sessuale e reato continuato.

Secondo quanto riferito dalle sue vittime, infatti, nell’arco delle poche settimane di “azione”, ci sarebbe stata una certa progressione nella gravità dell’approccio, che è passato da una “pacca” e un complimento, ad una palpazione profonda delle parti intime, fino all’inseguimento. Le denunce rimontano a fatti accaduti tra la seconda metà di novembre e ieri, quando è arrivata l’ultima segnalazione ad arresto già effettuato; in questo caso si trattava di una signora che portava semplicemente a spasso il suo cagnolino.

Sul profilo del ragazzo gli inquirenti non si sbilanciano, ma non sembrerebbe uno squilibrato, piuttosto un ragazzo con scarsa capacità di autocontrollo e un atteggiamento spiccatamente predatorio.

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