Merano, Rem-Tec accusa: «Minacce dal Comune»

Via a lavori non autorizzati e i titolari non gradiscono l'invio dei vigili


Giorgio Pasetto


MERANO. Rem-Tec parte con la lavorazione nonostante l'assenza di qualche documento e il sindaco Januth manda i vigili a Sinigo. L'azienda protesta: «Siamo in ordine e hanno minacciato sanzioni amministrative». L'assessore Casolari: «È la prova che controlliamo sul serio».  A giudicare dalle mosse del sindaco Günther Januth sembra proprio che la Rem-Tec non abbia ancora tutte le carte in regola. Ciò nonostante qualche giorno fa a Sinigo è stato dato il via alla produzione e il primo cittadino è prontamente intervenuto. Le motivazioni stanno tutte in un breve comunicato diffuso dallo stesso Januth. «Il permesso d'uso alla Rem-Tec non può essere rilasciato - vi si legge - la ditta si appella all'autorizzazione all'esercizio concessale dall'Appa tuttavia il Comune di Merano non può rilasciare il permesso d'uso riferito alle costruzioni. Da parte sua la polizia municipale è prontamente intervenuta sul posto per i rilievi del caso. L'Amministrazione comunale avvierà, ai sensi della normativa vigente, il necessario procedimento per sanzionare i responsabili della ditta. Trattandosi di una zona produttiva di interesse provinciale, l'autorizzazione rilasciata dall'Appa è determinante, tuttavia il Comune ha il compito di vigilare sul rispetto di tutte le disposizioni vigenti in materia ai fini del rilascio del permesso d'uso, che è condizione essenziale per l'utilizzo dei capannoni edificati dalla ditta a Sinigo. Verranno in questo caso applicate tutte le sanzioni previste dalla legge».  La Rem-Tec, per bocca del direttore commerciale Markus Neuner minimizza, ma il presidente del consiglio d'amministrazione attacca: «Comune minaccioso».  «La polizia municipale ci ha contestato il fatto di aver trasferito il materiale da trattare all'interno dei capannoni, in sostanza abbiamo l'autorizzazione ad avviare la produzione ma non quella ad utilizzare quegli spazi - ha dichiarato Neuner - abbiamo deciso di trasferire il materiale da trattare in luogo coperto perché a causa del forte vento la polvere rischiava di sollevarsi nell'aria, in questo caso ci siamo comportati da veri ambientalisti».  Meno diplomatico Andreas Auer: «Dopo la piena autorizzazione provinciale all'avvio dell'attività, la licenza d'uso urbanistica è una questione di secondaria importanza - ha messo per iscritto il presidente del consiglio d'amministrazione della Rem-Tec - e siamo sorpresi dal modo di procedere del Comune che senza motivare la decisione di non rilasciare i documenti ha invece minacciato sanzioni amministrative». «È vero che probabilmente, per il rilascio della licenza d'uso, si tratta solo di un atto formale - replica l'assessore all'ambiente Andrea Casolari - ma la Rem-Tec deve rendersi conto che non può fare di testa sua, le regole ci sono e vanno rispettate».  «L'intervento dei vigili urbani sta a dimostrare quanto ci stia a cuore l'ambiente e la salute dei nostri concittadini, è la prova provata che il Comune sorveglia e sorveglierà anche in seguito - ha aggiunto Casolari - esattamente come fa nei confronti di tutte le alte aziende, soprattutto nel settore dell'ambiente e dell'ecologia».  È di pochi giorni fa, infatti, la scoperta di scarichi abusivi di inerti a base d'asfalto nell'area Pföstl di Lazago. «Anche in quel caso l'intervento della polizia municipale è stato immediato - ha riferito l'assessore all'ambiente - l'azienda è stata diffidata e costretta ad allontanare il materiale inquinante».

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