Mercatino allungato, parte il marketing: banchetti a Piacenza

Nel centro emiliano montati quattro degli stand bolzanini I dépliant: «Unica novità l’apertura fino al 6 gennaio»


di Davide Pasquali


PIACENZA. Dopo l’approvazione della relativa delibera con la novità 2013, invocata dagli operatori economici ma molto discussa in maggioranza, la giunta comunale si era data da fare per dimostrare che non si trattava del prolungamento del mercatino di Natale bensì di una manifestazione staccata, differente, altra. Una cosa diversa. Più culturale, eccetera. A guardare i dépliant distribuiti in Italia, però, non si direbbe. Lo si può scoprire in questi giorni a Piacenza, dove è stato addirittura ricostruito un mercatino in miniatura.

Siamo in piazza Cavalli, la duecentesca piazza principale della città emiliana. A sinistra e a destra delle due magnifiche statue equestri barocche di Ranuccio e Alessandro Farnese, casca l’occhio su quattro casette in legno. Sembrano quelle del mercatino di Bolzano, ma mai e poi mai ti verrebbe da pensare che siano effettivamente loro. Uguali uguali. Quattro delle 76 bancarelle originali, rimontate in piena pianura padana. Per meri scopi pubblicitari, anche se in realtà vendono anche qualcosina. Dalle pantofole di loden allo speck, c’è quasi tutto il repertorio. Non troppo però, ché altrimenti ai piacentini magari passa la voglia di visitare quello vero. La temperatura non è ancora quella giusta, troppo caldo. In Emilia c’è una nebbiolina persistente poco abbinabile al Christkindlmarkt. Eppure, gli emiliani abboccano.

Ai banchetti c’è a disposizione un volantino colorato. Semplice che più semplice non si può. Foto in notturna di piazza Walther con l’alberone di Natale illuminato, fotografato dalla terrazza di Campofranco, coi vasi dei fiori innevati e palla di Natale rossa lucida. Il volantino è double face, da un lato in italiano col logo Alto Adige, dall’altro in tedesco con logo Südtirol. Sopra c’è la scritta “Mercatino di Natale Bolzano - Culture che si incontrano”. Sotto i riferimenti per informarsi, per telefono o via web. A destra una semplice stella cometa gialla. Dentro c’è scritto: “Novità: apertura fino al 6/1/2014”. E basta. Perché il marketing deve dare segnali brevi, chiari, inequivocabili. Non si può spiegare apriamo anche dopo Santo Stefano ma è un’altra cosa. La data d’inizio non c’è scritta. Anche a Piacenza sanno che si parte l’ultimo weekend di novembre. Non sapevano, invece, che si prolungava fino alla Befana. Adesso lo sanno. Senza distinguo fra il prima e il dopo Natale. Il mercatino è uno solo.

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