L’INCIDENTE

Migrante investito da una donna

Si è presentata ieri alla polizia municipale: «Ero in stato di shock»



BOLZANO. Se la caverà senza particolari conseguenze Shamim, il venticinquenne del Bangladesh che sabato pomeriggio alle 18 è stato investito in via Merano mentre si trovava in sella alla sua bicicletta per andare da “Casa Aron”, la struttura della Caritas all’ex Bagni di Zolfo, in centro. La seconda buona notizia è che il pirata della strada che era scappato l'altra sera dopo l'incidente si è costituito ieri mattina al comando della polizia municipale. Si tratta di una donna altoatesina e ha dichiarato di essere scappata «per lo shock». I vigili, comunque, erano vicini ad identificarla dopo che le immagini di videosorveglianza registrate dall'impianto del distributore lungo la strada avevano permesso di riconoscere la sua Ford bianca. Carmela Nevano, responsabile di “Casa Aron”, è sempre in stretto contatto con l'ospedale. «Sabato sera Shamim è stato sottoposto ad alcuni esami che hanno dato esito negativo. Ieri un'altra Tac ha avuto esito confortante: non ci sono fratture. Contiamo esca dall'ospedale il prima possibile per poterlo riabbracciare». Shamim è molto amato nella struttura e pare abbia un vero talento come parrucchiere. L’incidente dell’altra sera ha riproposto peraltro il problema della sicurezza in via Merano, poco distante dall’ospedale. Gli ospiti della struttura della Caritas sono 129 e tutti si muovono in bici o a piedi. Appena cala il sole su via Merano cala il buio. «Purtroppo è un problema serio – conferma Nevano – e sarà il caso che l'amministrazione si interroghi per cercare una soluzione. Tutti insieme possiamo rendere la zona più sicura, ma dobbiamo trovare delle alternative». I migranti, dal canto loro, vengono invitati più che calorosamente ad accendere le luci sulle loro bici.













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