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Nasce a Bolzano il più grande telescopio del mondo

Alla Microgate dei fratelli Biasi un contratto da 30 milioni L’azienda costruirà un nuovo stabilimento e farà assunzioni


di Antonella Mattioli


BOLZANO. Hanno battuto i colossi del settore e si sono aggiudicati un contratto da 30 milioni di euro, per la costruzione del telescopio più grande del mondo: costo previsto un miliardo. È il riconoscimento dell’altissimo livello tecnologico raggiunto dalla piccola Microgate - l’azienda bolzanina con 35 dipendenti in tutto, partita nel 1989 realizzando cronometri per le gare di sci - dei fratelli Roberto e Vinicio Biasi e del socio Federico Gori.

La Microgate parteciperà alla costruzione del telescopio-gigante, commissionato dall’Eso (Osservatorio astronomico europeo), assieme all’Ads, un’azienda di Lecco che fa capo a Daniele Gallieni, l’amico conosciuto tanti anni fa alla facoltà di Ingegneria aeronautica da Roberto Biasi. A Bolzano si metterà a punto la parte tecnologica, a Lecco i supporti meccanici.

L’apparecchiatura, frutto di anni di studi e sperimentazioni di altissimo livelli, avrà un’apertura dello specchio principale di 39 metri. Oggi il massimo è 8 metri: si tratta di un telescopio realizzato alcuni anni fa, sempre con il know how dell’azienda bolzanina.

Microgate costruirà l’ottica adattiva che servirà - per dirla in maniera semplice - a mettere a fuoco le immagini che, arrivando dall’universo, vengono deformate attraversando l’atmosfera.

«Il gioiellino tecnologico - spiega Vinicio Biasi - verrà installato in Cile, sul Cerro Armazones, a 3000 mila metri di quota. Anche il telescopio Vlt sempre dell’Eso - il fratello più piccolo per intenderci - è stato montato in quella zona considerata ideale per questo tipo di apparecchiature. Il motivo? Piove rarissimamente e non c’è inquinamento luminoso. Il primo nucleo abitato, 10 case in tutto, è distante 100 chilometri».

Per capire l’importanza del telescopio gigante e l’attesa che c’è tra gli astronomi di tutto il mondo basta dire che le richieste per l’utilizzo del telescopio Vlt sono cinque volte le disponibilità e il costo di una notte, passata ad osservare le stelle, viaggia dai 100 mila euro in su.

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La nuova apparecchiatura sarà pronta fra 6-7 anni. E per la sua realizzazione la Microgate ha dovuto ampliare lo stabilimento.

«Abbiamo già il progetto e il terreno - spiega ancora Biasi -: l’edificio sorgerà in via Einstein, vicino alla sede attuale. I lavori partiranno il prossimo anno. L’ampliamento è necessario perché ci serve una sala bianca, ovvero un locale alto 13 metri dove poter effettuare lavori della massima precisione in assenza totale di polveri. Il contratto, appena firmato, ci consente di fare assunzioni. Anche perché dovremmo ottenere nuove commesse per il Gmt, il Giant Magellan telescop».

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