Nessuno vuole fare il vigile Il sindaco: «Paghe basse» 

Il concorso. Per 9 posti si sono iscritti in 31, presentati in 12 e lo hanno superato in quattro  Il comandante Ronchetti: «Il lavoro è cambiato ed è diventato molto stressante»


antonella Mattioli


Bolzano. Concorso per vigili urbani, sotto il confine di Salorno, c’è la coda. A Bolzano invece non si riesce neppure a coprire i posti previsti dal bando.

È successo anche nell’ultimo concorso che si è appena concluso: per 9 posti si sono iscritti in 31, ma si sono presentati solo in 12 alla prova di “fisicità”, introdotta per la prima volta quest’anno, per verificare la capacità atletica degli aspiranti vigili. Hanno dovuto fare mille metri in un tempo massimo di 4 minuti e 15 gli uomini; in 5 minuti le donne. Solo uno non ha superato il test e quindi allo scritto sono passati in 11: 6 i promossi. Alla fine coloro che hanno superato anche la prova orale sono stati solo 4.

Un vecchio problema che si ripropone periodicamente; oggi però- anche alla luce della violenza che si è consumata sulla pista ciclabile all’altezza del ponte giallo una settimana fa ai danni di una quindicenne - c’è più che mai bisogno di rafforzare i controlli e quindi gli organici.

Si dovrà bandire al più presto un nuovo concorso, ma bisognerà soprattutto cercare di rendere più attrattivo il posto.

«Ho appena scritto - annuncia il sindaco Renzo Caramaschi - al presidente del Consorzio dei Comuni Andreas Schatzer e per conoscenza al presidente Arno Kompatscher, chiedendo un aumento dell’indennità del 18% solo per la polizia urbana di Bolzano che, per ovvie ragioni, ha maggiori incombenze rispetto ai colleghi del resto della provincia».

Lo stipendio base per chi comincia si aggira sui 1.500 euro al mese e, nel resto del Paese, il lavoro all’interno della Polizia municipale è ancora appetibile se, all’ultimo concorso in Veneto, per 10 posti si sono iscritti in 900.

«Da Salorno in giù - dice il comandante dei vigili urbani Sergio Ronchetti - è richiesto il diploma di scuola media superiore; in Alto Adige bastano tre anni di superiori. Oltre, però, al patentino C che è il vero scoglio». Attualmente l’organico del corpo della polizia municipale di Bolzano conta 102 agenti, più 16 ispettori e 4 ufficiali, di cui uno è il comandante: in totale 122 unità. «Ma i numeri - precisa Ronchetti - sono teorici: dei 102 agenti quelli realmente a disposizione sono 91, perché 11 sono impegnati in diversi servizi che vanno dal controllo costruzioni alla Procura, dalla tutela ambiente all’anagrafe, al sindacato. Dei 16 ispettori, operativi sono 14, perché uno è distaccato in Procura e l’altro è sindaco a Castelrotto. Se aggiungiamo part-time; congedi parentali e congedi previsti dalla legge 104, in strada abbiamo al massimo una sessantina di agenti. L’ultimo concorso doveva servire a tamponare le recenti uscite e quelle che ci saranno a breve: un collega si è trasferito da poco a Laives, un l’altro a Bronzolo, dove il lavoro è meno stressante e non ci sono turni notturni. Una collega ha appena vinto un concorso interno e se ne va, perché così riesce a seguire meglio la famiglia».













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