Orali, al «Galilei» la storia del fumetto

Elian è partito da Ken il guerriero per arrivare alla bomba atomica. Tra le altre tesine relatività di Einstein e muro di Berlino


di Alan Conti


BOLZANO. Dalla Germania divisa ai fumetti fino ad Einstein. Gli esami orali della maturità confermano la grande varietà di interessi anche degli studenti degli istituti tecnici bolzanini. Il tema della tesina, infatti, è a libera scelta dei ragazzi: certo, deve essere qualcosa in grado di abbracciare quante più discipline possibili per evitare sorprese tra le domande dei professori.

Il viaggio studio a Berlino, per esempio, è rimasto ben impresso ad Ayla Mussner dell’Ite Battisti che ha scelto di ambientare il suo lavoro, esposto ieri alla commissione, nella Germania divisa in due dal muro. In un periodo storico di nostalgia da confine diventa un argomento attualissimo. «Ho esposto le conseguenze di una situazione politica simile con uno Stato diviso in due parti. Ho cominciato analizzando in particolare la Stasi e l'occhio paranoico sviluppato dalla Ddr. La polizia segreta, infatti, durante la guerra fredda faceva interrogatori studiati nei dettagli e da qui mi sono allacciata alle condizioni delle carceri. A Berlino ho avuto anche la fortuna di parlare con qualche ex detenuto ascoltandone la testimonianza diretta. Racconti preziosi. Tempi in cui se varcavi un muro si aprivano le porte del penitenziario».

Spostandosi al vicino Iis Galilei incontriamo Luka Dobrovoljski che si è soffermato sul concetto di tempo. «Una tesina molto comoda perché permette facili connessioni tra le materie umanistiche e quelle scientifiche. Si tratta, in realtà, di un argomento che mi ha sempre interessato. Ho scelto qualcosa che davvero rispecchiasse le mie curiosità».

Soddisfatto all'uscita anche Elian Endrick. «È andata bene, ho parlato del fumetto e della sua storia. Sono appassionato e mi è piaciuto molto fare qualche riferimento a Ken il Guerriero che, di fatto, è la personificazione degli effetti della bomba atomica».

Sollevato, invece, Mattia Ferigato: «Finalmente è davvero finita – sorride – ma devo dire che alcune domande sono state difficili, specie sul versante umanistico. Nella mia tesina ho parlato della teoria della relatività ristretta di Albert Einstein. Alla fine, però, ho affrontato domande anche su Italo Svevo, Luigi Pirandello, Adolf Hitler, l'antisemitismo e la seconda guerra mondiale. In totale un'ora e venti minuti di interrogazione. Una piccola maratona».

Le interrogazioni proseguiranno ancora nei prossimi giorni sia nei licei che negli istituti tecnici. Gli esami orali hanno un peso importante nel punteggio complessivo assegnato ai candidati. In gioco, infatti, ci sono ben 30 punti. Gli scritti hanno come voto massimo 45 mentre la parte restante del punteggio (25 punti) è data dai crediti assegnati al termine di ogni classe del triennio come percorso di avvicinamento all’esame finale.

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