BOLZANO. Un altoatesino di 57 anni residente nel Burgraviato è sotto processo con l’accusa di aver circuito l’anziana vicina di casa che nel corso degli ultimi anni ha più volte aiutato in quanto spesso sola. L’uomo è accusato di circonvenzione di incapace in quanto la donna , che ha 88 anni, gli ha donato il proprio appartamento ospitato in una palazzina signorile in mezzo al verde. Si tratta di un appartamento di 60 metri quadrati con annesso un ampio giardino.

L’anziana non ha figli ma a denunciare la donazione dell’appartamento al vicino di casa è stata una nipote che ha innescato l’intervento della magistratura. Ora l’appartamento è sotto sequestro preventivo anche se l’anziana, che gode dell’usufrutto a vita, vi vive ancora all’interno. Per evitare che possa essere ceduto a terzi, l’immobile è stato posto sotto sequestro.

Il processo è iniziato davanti al giudice Tappeiner che ha sentito in aula i primi testimoni citati dalla Procura. Si tratta di persone che hanno raccontato di presunte difficoltà dell’anziana ad avere un rapporto corretto con la realtà. Ovviamente l’obiettivo è quello di dimostrare che la donna sarebbe stata raggirata e non avrebbe capito quello che stava firmando. A tal proposito in occasione della prossima udienza (fissata per il 2 febbraio 2018) il giudice intende sentire anche il notaio che nell’ottobre 2013 ufficializzò il contratto di donazione non rilevando alcuna situazione anomala nelle condizioni di salute e lucidità mentale dell’anziana.

La parte lesa, però, un anno dopo fu affidata ad un amministratore di sostegno (che però, come detto, fu nominato solo nel 2014). Agli atti del processo c’è anche una perizia affidata al dottor Michele Piccolin che rileva che la donna sarebbe affetta «da un probabile disturbo neuro cognitivo». (ma.be.)