BOLZANO. La recinzione intorno al Palasport e la prossima “blindatura” analoga della zona sportiva di Maso della Pieve sollevano le critiche di Manuela Paparella e Alessandro Urzì dell’Alto Adige nel Cuore, contrari alla decisione del Comune di delimitare le aree sportive per prevenire eventuali vandalismi.

«Con un costo di centinaia di migliaia di euro che trasmetterà ancora di più l’immagine di una città sotto assedio. Parola dell’assessore Gennaccaro, fedele interprete della linea Caramaschi, cioè punire i bolzanini e non colpire i responsabili di atti di delinquenza. Vedasi la delibera inapplicata sui bivacchi», dicono Paparella e Urzì. «È inaccettabile l’idea di fortificare la città invece di far valere il rispetto e l’ordine applicando le regole che già oggi permetterebbero, di accerchiare i malintenzionati che vandalizzano la città. L’accoltellamento dell’altro giorno in via Resia, il furto al Club dei Rodigini, cosa deve accadere ancora? E la risposta deve essere la fortificazione della città?».