Bolzano

Pane e brioche nei bidoni: indignazione a Don Bosco 

Lotta allo spreco. Bacci (cacciatori di briciole): «Si fa prima a dire ai dipendenti di buttare  che dare a noi. Ma non fate così col cibo, solo tra Gries e San Quirino aiutiamo 500 persone»


Valeria Frangipane


BOLZANO. Nei bidoni dell’umido in via Palermo - vicino ad un supermercato - sono finiti una gran quantità di panini, baguette, torte salate, brioche e krapfen. Probabile che accada spesso visto che la foto che vedete a fianco è stata scattata da un nostro lettore passato dì lì per caso.

Christian Bacci - vicepresidente dell’Associazione Volontarius e presidente dei “Cacciatori di Briciole”è amareggiato: «L'unica guerra che si dovrebbe combattere di questi tempi è quella allo spreco alimentare. Non è possibile che chi riempie due bidoni di cibo ancora commestibile, non abbia la sensibilità di capire che non si fa. Che è uno schiaffo a chi è in difficoltà e fatica a comprarsi da mangiare. E credetemi di famiglie così ce ne sono tante anche nella ricca Bolzano. Solo a Gries seguiamo 250 famiglie. Tra il resto l'aumento delle bollette peggiorerà la situazione di chi è già in difficoltà. Ora aspettiamo solo che aumentino i prezzi di tutti i beni e poi avremo una fila interminabile di persone davanti agli empori delle associazioni, che chiedono aiuto».

Bacci ricorda che alcuni mesi fa è venuta a Bolzano la deputata Maria Chiara Gadda - promotrice della legge “antispreco” - per ribadire ancora una volta che esiste una norma che non soltanto permette il recupero degli alimenti, ma lo incentiva concedendo sgravi fiscali a chi dona. Possibile che con queste facilitazioni esistano ancora esercizi che preferiscono buttare via cibo commestibile? Cibo che a noi serve non potete sapere quanto».

Resta da capire perché accada. «Perché si fa prima ad ordinare ai dipendenti di buttare via tutto che a mettere in sacchetti e consegnare a noi». I “cacciatori” in sella alle bici sfrecciano per le strade cittadine a raccogliere l'invenduto. Nel 2021 hanno raccolto 809 mila “briciole”. Più di 100 esercizi (grandi e piccoli) donano già. Soprattutto pane. E Bacci ne approfitta per ringraziare quei negozi «sono soprattutto bio» che consegnano anche frutta e verdura.

Cosa fate col cibo raccolto? «Lo portiamo all'emporio solidale di piazza Mazzini "briciole market" che fa capo sempre all'associazione Volontarius e poi lo distribuiamo alle famiglie residenti nel quartiere Gries/San Quirino. Abbiamo più di 250 famiglie iscritte per un totale di oltre 550 persone assistite con generi alimentari di prima necessità. Numeri che devono far riflettere chi oggi si permette di buttare il pane nei bidoni». I “cacciatori” raccolgono anche per gli empori dell'associazione Santo Stefano di Oltrisarco e per la San Vincenzo ed hanno altre due sedi una a Merano e una a Brunico.













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