Pari opportunità, 200 donne chiedono aiuto all’avvocato 

Servizio gratuito. È ripresa la consulenza legale offerta dalla Commissione ogni martedì Oberhammer: «Arriva soprattutto chi è in fase di separazione, per conoscere i propri diritti»



Bolzano. «Sa quando aumentano le richieste di consulenza legale? Dopo le vacanze di Natale e dopo le ferie estive. Quando la coppia sta troppo assieme capita - più spesso di quanto si possa immaginare - che emergano le tensioni che finiscono per rendere impossibile la continuazione della vita insieme». Ulrike Oberhammer, avvocatessa, è la presidente provinciale della Commissione pari opportunità che - dopo la pausa per le vacanze natalizie - la scorsa settimana è tornata ad offrire, assieme al Servizio donna, la consulenza legale riservata alle donne. Il servizio consente di avvalersi di una prima consulenza gratuita su temi legati al diritto di famiglia e alle problematiche femminili.

Le consulenze devono essere prenotate e si svolgono ogni martedì pomeriggio presso il Servizio donna che a Bolzano è in via Dante e ogni due mesi, sempre il primo martedì del mese, anche a Merano, Bressanone, Brunico ed Egna.

Per prenotazioni e informazioni è possibile rivolgersi al Servizio donna (via Dante 11, a Bolzano) al numero di tel. 0471 416971 oppure serviziodonna@provincia.bz.it.

«Ogni anno - spiega Oberhammer - al Servizio si rivolgono circa duecento donne. C’è chi arriva da sola e chi si fa accompagnare da un’amica. Capita che chi abita in periferia, temendo che in paese si sappia che si è rivolta al Servizio consulenza legale, venga a Bolzano. Sono persone di tutte le età, di entrambi i gruppi linguistici e anche straniere. A Bolzano abbiamo quattro professioniste che offrono consulenza in campo civile, amministrativo e penale. Coloro che si rivolgono al Servizio hanno bisogno di conoscere i loro diritti e chiedono consigli su quali passi compiere in particolare nel momento delicato della separazione. Vogliono sapere se e in che misura hanno diritto al mantenimento da parte dell’ex coniuge. Purtroppo, ci sono ancora tante donne che non lavorano o hanno solo un piccolo part-time: sono entrambe situazioni che non consentono loro di avere quell’indipendenza economica necessaria per riprendersi in mano la propria vita. E ricominciare».

Ma c’è anche chi si rivolge al Servizio legale prima di sposarsi per avere informazioni su vantaggi e svantaggi dei due regimi patrimoniali, ovvero comunione e separazione dei beni.

«Accanto ai problemi che sorgono all’interno delle quattro mura domestiche - spiega la presidente della Commissione pari opportunità - c’è un numero crescente di casi di mobbing. Le difficoltà maggiori possono presentarsi quando la lavoratrice rientra dalla maternità. Per conciliare lavoro e famiglia chiede il part time ma glielo rifiutato. C’è chi resiste comunque e chi decide di mollare: basti pensare che in media ogni anno in Alto Adige sono circa 800 le donne che rimangono a casa dopo la nascita del primo figlio. Un numero troppo elevato. Al di là comunque del motivo per cui si rivolgono a noi, la cosa bella è che alla fine dei colloqui, tutte ringraziamo e dicono: «Finalmente, abbiamo trovato qualcuno che ci ha ascoltato e ci ha dato dei consigli preziosi su come muoversi».A.M.

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