Partiti divisi, i grillini duri: «È un bluff»

I Verdi: «Davide contro Golia». Il Centrodestra: «Bene votare». Di Fede(Pd): «Rispetteremo il risultato»



BOLZANO. Rudi Rieder non ci mette un secondo: «Il referendum? Una presa in giro». E anche Maria Teresa Fortini: «Il quesito è un rebus». Insomma, i 5Stelle non si spostano di un millimetro: su Benko resta il no del consiglio, punto. Stephan Lausch coordinatore di "democrazia diretta" rimane anch'egli con le sue vecchie perplessità: «Per una consultazione ci vuole tempo. Più tempo di quanto programmato ora».

Nel centrodestra invece, sembra una liberazione. Parla per tutti (o per molti) Gabriele Giovannetti di Alto Adige nel cuore: «Finalmente ci sarà chiarezza. Penta ha posto la città di fronte ad una scelta. E che i cittadini decidano, era ora». Giorgio Holzmann, a sua volta, si è speso a favore della riqualificazione del quadrante. A poche ore dalla decisione del commissario di indire una consultazione popolare sul progetto di riqualificazione di via Perathoner il quadro politico resta dunque immutato. Chi no (a tutto: a Benko e al referendum), chi sì e chi ni. Tra questi ultimi il Pd. Che come l'altro grande partito, la Svp, ha una posizione maggioritaria a favore della riqualificazione ma non univoca. E infatti la segretaria Di Fede dice: «Ascoltare i cittadini è sempre cosa buona e giusta. Massimo rispetto per Penta e la sua decisione di consultare la città». Ma, segretaria, il commissario metterà a disposizione dei partiti gli spazi per la propaganda elettorale: il Pd ci metterà no o sì? «Come per l'aeroporto il partito rispetterà il risultato referendario».

Più netto Sandro Repetto. Il candidato sindaco in pectore taglia corto: «Il Pd è stato il partito promotore del pru: il progetto non è venuto da Marte, è venuto da noi. E Spagnolli e la Pasquali, a nome del Pd, hanno costruito il percorso per la riqualificazione». E allora? «Se la posizione è quella emersa dai tavoli di ascolto e in particolare da quello sull'urbanistica coordinato da Bassetti, noi guardiamo al progetto in modo positivo. Ma so che esiste una parte del Pd che più che al pru è attenta a quello che diranno i Verdi e i comunisti. Però attenzione: non si può tenere nel nostro programma tutto e il contrario di tutto».

I Verdi, come i 5Stelle pongono l'accento sullo squilibrio tra "il miliardario Benko" (parole di Rieder) e i comitati anti megastore per capacità di mobilitazione. Duro Margheri che ironizza su un quesito che "soavemente chiede se vuoi la riqualificazione" passando sopra tutto il resto. E insiste: «Si allarga la platea dei votanti (i 16enni) ampliando nei fatti quella dei massimi frequentatori dei centri commerciali». E conclude rilevando la "poca parità di argomentazioni tra favorevoli e contrari, che dovranno elemosinare spazi ai partiti”. «In sostanza la sinistra teme i tanti mezzi che la Signa potrebbe mettere in campo. Che a sua volta, in un comunicato, plaude alla decisione del Comune: «Penta ha messo il futuro di Bolzano nelle mani dei bolzanini. Che ora possono liberamente decidere».(p.ca)













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