Pd infuriato. Lillo: Urzì non protesta più?

Bolzano. L’assessore giuliano vettorato parla di «razionalizzazione» della spesa nell’assessorato alla cultura italiana. antonella costanzo (cgil), che segue il caso dei lavoratori del centro trevi...



Bolzano. L’assessore giuliano vettorato parla di «razionalizzazione» della spesa nell’assessorato alla cultura italiana. antonella costanzo (cgil), che segue il caso dei lavoratori del centro trevi non ci sta e replica: «nel nostro incontro l’assessore è stato molto preciso nel parlare di tagli al budget dell’assessorato a partire dal 2020». il pd è infuriato per il nuovo corso dell’assessorato, passato alla lega. Sandro repetto (consigliere provinciale), d’accordo con il segretario alessandro huber, depositerà una interrogazione per chiedere chiarezza. «sono passati più di quattro mesi dall’insediamento della nuova giunta e ancora non conosciamo la strategia dell’assessore vettorato sulla cultura italiana: ci saranno tagli alle associazioni, verrà rivisto il meccanismo dei finanziamenti, quale è la linea sulle fondazioni?», così repetto, «mettere mano così bruscamente al centro trevi è un errore clamoroso: si perdono posti di lavoro e, eliminando il cerchio dell’arte, si riduce l’offerta culturale per il gruppo italiano». Alessandro huber Aggiunge: «nei mesi scorsi ci dissero che il taglio alla cultura era stato scongiurato. invece avevamo ragione noi a preoccuparci, perché il problema è stato solo rinviato. vettorato allora dica: prevede tagli lineari o sacrificherà progetti? non ci si muove con leggerezza nei confronti del gruppo italiano». Enrico lillo (noi per l’alto adige) chiama in causa i tradizionali avvocati d’ufficio del gruppo italiano, come alessandro urzì: «e' assordante il silenzio delle forze politiche che si sono sempre dichiarate paladine dei diritti della comunità italiana. stranamente, i partiti e le liste civiche che in questi giorni si stanno incontrando per preparare il “governo del cambiamento” anche per bolzano, tacciono sui tagli. evidentemente non si vuole urtare la sensibilità della lega. fa specie soprattutto il silenzio di fratelli d’italia e alto adige nel cuore, che ad ogni minima segnalazione di fatti riguardanti la comunità italiana, hanno sempre fatto sentire la propria voce. noi questa prevaricazione la denunciamo con forza, chiedendo agli elettori di riflettere sul perché la notizia venga fuori solo dopo le elezioni europee».













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