Pensioni d’oro, scattati i tagli In Alto Adige sono 734 in totale 

La legge statale. Si tratta di assegni sopra i 100 mila euro lordi annuali, ridotti in base ad aliquote progressive In provincia di Bolzano la grande maggioranza sono ex dipendenti delle pubbliche amministrazioni; solo l’11% sono donne 



Bolzano. Con il mese in corso sono realtà i tagli per le pensioni sopra i 100 mila euro lordi all’anno. In Alto Adige la misura - decorre da inizio anno - che riguarda le cosìddette «pensioni d’oro» significa la decurtazione per 734 pensionati, come ricorda il direttore regionale dell’Inps, Marco Zanotelli. In particolare si tratta di 225 ex lavoratori del settore privato e di 509 ex dipendenti di quello pubblico. Sul totale solo l’11 per cento riguarda donne. Zanotelli ricorda comunque che si tratta di una piccola percentuale rispetto agli assegni pensionistici erogati dall’Inps, che sono complessivamente 155.488 in provincia di Bolzano, quindi si tratta soltanto dello 0,47 per cento complessivo. La legge di bilancio 2019 dello Stato prevede la riduzione, a decorrere dal 1° gennaio 2019 e fino al 31 dicembre 2023, delle pensioni di importo complessivamente superiore a 100.000 euro lordi l’anno.

L’Istituto ha poi ha fornito le istruzioni applicative per la determinazione della riduzione e le relative istruzioni contabili. Con il messaggio 20 maggio 2019, n. 1926 sempre l’Inps ha comunicato le attività effettuate con effetto sulla rata di giugno 2019: riduzione delle pensioni di importo superiore a 100.000 euro l’anno e conguaglio di perequazione per il 2019. Sul cedolino della pensione vengono descritte e analizzate anche le voci relative alle trattenute. Gli importi sono ridotti in base alle seguenti aliquote percentuali: -15% per la quota di importo da 100.000 a 130.000 euro; -25% per la quota di importo da 130.000 a 200.000 euro; -30% per la quota di importo da 200.000 a 350.000 euro; -35% per la quota di importo da 350.000 a 500.000,00 euro; -40% per la quota di importo eccedente i 500.000 euro. A titolo esemplificativo si consideri il seguente caso: 1) Un soggetto è titolare di più trattamenti pensionistici di cui uno a carico del Fpld (Fondo pensioni lavoratori dipendenti) di importo pari a 70.000 euro, uno a carico della Ctps (Cassa trattamenti pensionistici dipendenti Stato) di importo pari a 50.000 euro e uno a carico della gestione separata di importo pari a 20.000 euro. Ai fini della determinazione dell’importo di riduzione dei trattamenti pensionistici si deve considerare la somma di tutti gli importi, pari a 140.000 euro. 2) Per la quota di importo compresa tra 100.000 e 130.000 euro si applica l’aliquota percentuale del 15%, per un importo pari a 4.499,99 euro, per la successiva quota di importo compresa tra 130.000 e 140.000 euro si applica l’aliquota percentuale del 25%, per un importo pari a 2.499,99. 3) L’importo di riduzione è quindi pari a 6.999,98 euro. In sostanza le decurtazioni si applicano in percentuale sulle cifre eccedenti i 100 mila.













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