Per le nozze di Yana e Renato la festa la regala la San Vincenzo 

La storia. Lei rifugiata politica dell’Azerbaigian, lui bolzanino  si sono conosciuti per caso nove anni fa in via Renon Ieri il sì in Municipio. Accanto a loro i familiari e i volontari dell’associazione che hanno preparato il pranzo a Don Bosco  


ANTONELLA MATTIOLI


Bolzano. Tutto è iniziato in un caldo pomeriggio di luglio di nove anni fa, in via Renon. Lei, Yana, rifugiata politica originaria dell’Azerbaigian, era arrivata a Bolzano assieme ai tre figli ancora piccoli. Non conosceva nessuno; non sapeva dove andare. «I bambini - racconta - avevano sete. Renato ha assistito alla scena e, nonostante parlassimo in russo, ha capito e ci ha dato una bottiglia d’acqua».

L’incontro casuale

Un gesto gentile. Che Yana non ha mai dimenticato. È così che è nata un’amicizia che col tempo è diventata qualcosa di più importante. Fino alla decisione di sposarsi sostenuta dagli amici della San Vincenzo di lingua italiana, ai quali si sono rivolti nei momenti più difficili. Sono stati loro ad organizzare la festa per questa coppia speciale che unisce due storie e due mondi: quello bolzanino di Renato Callegari, 61 anni, e quello azerbaigiano di Yana Askerova, 47 anni.

Maglia bianca e pantaloni in tinta per lei; completo grigio chiaro per lui: ieri mattina sono arrivati in Municipio accompagnati dai tre figli di Yana - 18, 14 e 10 anni che frequentano le scuole di lingua tedesca e passano senza problemi dalla lingua di Goethe a quella di Dante al russo, la lingua della mamma - dai parenti e dagli amici della San Vincenzo. Ad attenderli, Silverio Barbieri che ha celebrato il matrimonio. Entrambi con gli occhi lucidi per la gioia, si sono detti “sì”.

I volontari

Ancora più emozionati di loro gli amici della San Vincenzo: l’associazione presieduta da Roberto Santimaria che parla poco e fa tanto per le persone in difficoltà. Testimone dello sposo Roberto Argnani della San Vincenzo di Don Bosco: «Quando Renato mi ha detto che avrebbe voluto sposarsi, gli ho chiesto se era proprio sicuro. E lui non ha avuto dubbi. La malattia che da meno di un anno costringe Yana su una sedia a rotelle non lo spaventa. Anzi. È un motivo in più per voler stare accanto a questa donna che non ha mai avuto una vita facile».

Renato e Yana avevano pensato ad una cerimonia semplice: il sì in Municipio; un aperitivo al bar e poi a casa. Ma gli amici della San Vincenzo hanno deciso che un momento tanto importante andava festeggiato in modo adeguato. E così tutti hanno contribuito per fare una sorpresa agli sposi.

Il pranzo

Francesca Marcelli e suo marito Franco hanno pensato al bouquet di rose bianche per la sposa : «La fioraria mi ha regalato- racconta Francesca - le decorazioni per la tavola».

Il pranzo per una quarantina di invitati è stato preparato dai volontari della San Vincenzo che fanno parte anche del Club Rodigino - Renzo e Tiziano Lovato, Lucia Sponton, Lorella Andreasi, Mario Dalle Nogare, Maria Luisa Calliari - nella sala della parrocchia Don Bosco. Alla riuscita della festa hanno contribuito anche Paolo Tomaselli e Senio Visentin della Caritas.

Gli addetti ai fornelli hanno lavorato due giorni per preparare l’antipasto, il risotto con salsiccia e radicchio, le scaloppine al limone e la torta. Una bella festa dove il regalo più grande è stato l’affetto dei volontari della San Vincenzo.















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