Picchia la compagna incinta sul Talvera

A dare l’allarme è stata la donna. Il fidanzato, che aveva un coltello di 19 centimetri, ha spintonato anche i soccorritori


di Alan Conti


BOLZANO. Non c’era conclusione peggiore per una serata passata insieme di quella andata in scena l’altra notte vicino alle Passeggiate del Talvera. Un litigio furibondo per una coppia alle prese con una nuova vita in arrivo: lei, 25 anni originaria di un Paese dell’Est, incinta di una bimba e lui, cittadino tunisino.

Dalle parole, però, ben presto si supera il limite e l’uomo alza le mani contro la compagna. Qualche schiaffo, forse qualcosa in più, tanto da lasciare la ragazza sola e ferita nei pressi del Caffè Theiner all’imbocco delle Passeggiate. Spaventata, la giovane prende il telefono e chiama il 118 raccontando di essere ferita. Immediato l’intervento della Croce rossa che parte, come di prassi, con un’operatrice accompagnata dal guidatore dell’ambulanza e nel giro di pochi minuti è all’entrata delle Passeggiate del Talvera.

La giovane viene portata all’interno dell’ambulanza per la visita e le prime cure. I soccorritori, infatti, cercano di capire l’entità dell’aggressione e la dinamica. Lei, a quel punto, racconta del violento litigio con il compagno e delle conseguenze.

Vengono informate le forze dell’ordine con una comunicazione alla questura di Bolzano.

Nel frattempo l’uomo torna sui suoi passi e trova l’ambulanza. Pretende di vedere la compagna, ma viene stoppato dal guidatore del mezzo che lo invita ad attendere la fine degli accertamenti e l’arrivo degli agenti per chiarire esattamente cos’ è successo. La prospettiva, però, non piace affatto al tunisino che comincia ad alzare la voce e colpisce l’operatore dandosi poi alla fuga.

Sulle tracce del tunisino si mette immediatamente la polizia che ricostruisce ogni fase dell’aggressione.

Il giovane è stato denunciato perché trovato in possesso di un coltello lungo 19 centimetri.

Gli agenti stanno però studiando le misure amministrative da adottare, per quanto riguarda le percosse. Teoricamente il ventaglio è piuttosto ampio: si va dal foglio di via dalla città di Bolzano a firma del questore Lucio Carluccio all’ammonimento.

Il servizio che si occupa della violenza sulle donne sta anche valutando la possibilità di procedere per stalking, il che avrebbe anche delle ripercussioni in ambito penale.

In questo caso, però, ci vuole molta attenzione nel calibrare bene la scelta in modo che la pena sia il più afflittiva possibile in relazione a quanto avvenuto. Fortunatamente né la ragazza né la nascitura hanno riportato conseguenze gravi dall’accaduto.

Intanto sui social network sono arrivati tanti messaggi di solidarietà per l’operatore vittima della violenza.

«Fortunatamente si è trattato solo di uno spintone - spiega Andrea Brasola, presidente del comitato provinciale della Croce rossa altoatesina - e non di un episodio più grave. Certo, dispiace e resta l’amaro in bocca quando qualcuno dei nostri uomini viene aggredito mentre soccorre chi si trova in difficoltà».

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