Plan de Corones, gli ospiti sono di più e stanno meno

L’Associazione turistica ha presentato il bilancio della stagione 2014-2015 Aumentano gli arrivi (0,31%), calano pernottamenti (-1,97%) e italiani (-7,13%)


di Aldo De Pellegrin


PLAN DE CORONES. Pernottamenti in calo, ma più arrivi. Non è andata benissimo, ma nemmeno male la stagione 2014-’15 per l’Associazione turistica di Brunico - Plan de Corones, che cura gli interessi turistici dei comuni di Brunico, Perca, Gais, Falzes e San Lorenzo e che ha tenuto la sua assemblea generale a Brunico, presentando i risultati dell'ultima annata di riferimento.

Il direttore Alfred Unterkircher ha fatto il punto su arrivi e pernottamenti, intaccati, forse però un po' meno che negli anni precedenti, dagli effetti della crisi economica che ha toccato soprattutto la clientela italiana e quella del centro Europa, con l’eccezione della Germania.

"Nel computo generale del 2014 - ha affermato Unterkircher - con 372 aziende ricettive che contano 8200 letti, abbiamo registrato un milione 179 mila e 394 pernottamenti, con un calo dell'1,97% rispetto a quelli registrati nell'anno precedente e un'occupazione media di 166 giorni per le aziende alberghiere e di 96 giorni per quelle non alberghiere. La nota parzialmente positiva viene dagli arrivi, che con 255 mila 645 unità hanno fatto segnare un incremento dello 0,31% rispetto all'annata precedente". Una cifra, quest’ultima, che indica la crescita dell'interesse per la destinazione Brunico - Plan de Corones, frutto di un buon lavoro di marketing, anche se la ridotta durata dei soggiorni dovuta alle disponibilità economiche, ha finito comunque col pesare sul computo finale.

"Questi numeri - ha proseguito Unterkircher - ci dicono anche come, nell'immediato e nel prossimo futuro, dovremo sempre più impegnarci per riuscire a mantenere i livelli attuali di pernottamenti, visto che migliorarli diventerà sempre più difficile".

Passando al resoconto sulle provenienze della clientela, il direttore dell'Apt di Brunico ha rimarcato un calo importante, -7,13%, della clientela nazionale, cui si è aggiunto, ad esempio, un -14% di quella croata, seppur su cifre che in assoluto sono inferiori. Perdite, queste, che il +2% fatto registrare dalla clientela germanica e gli incrementi minori di quelle di Austria, Svizzera, Olanda, Polonia e Repubblica Ceca non sono riuscite a compensare, se non in una parte ridotta. Infine, nei comuni di Brunico e circondario le stagioni estive e invernali di fatto si equivalgano, con 584 mila pernottamenti nella stagione estiva 2014 e 586 mila 929 nell'ultima stagione invernale, anche se occorre considerare che la stagione invernale 2014/’15 è iniziata quasi con 15 giorni di ritardo a causa delle condizioni meteo che hanno ritardato l'innevamento delle piste.

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