MERANO. I Comuni hanno margini gestionali nell’ambito delle politiche sociali. Allo stesso tempo i sindacati hanno anche loro spazi per essere più propositivi. «Politiche sociali, i Comuni possono?» Questo il titolo che la segreteria territoriale del Comprensorio Merano/Venosta dela sindacato Sgb/Cisl ha scelto per l’assemblea dei delegati che si è svolta di recente a Merano.

L’iniziativa ha offerto l’occasione per riflettere, assieme alle 70 persone intervenute, su come il sindacato possa svolgere un ruolo più incisivo relativamente alle politiche sociali a livello comunale.

Gli interventi hanno dato una chiara risposta al quesito posto dal titolo del convegno: i Comuni, all’interno degli indirizzi da parte dello Stato e della Provincia, hanno si degli spazi, sia a livello comunale come anche a livello delle Comunità comprensoriali. In buona parte ancora da esplorare.

Il direttore della ripartizione al sociale della Provincia, Luca Critelli, ha esordito spiegando i diversi livelli ed i soggetti preposti nell’ambito delle politiche sociali. Ha evidenziato che i comuni possono fare molto in determinati ambiti ma che ci sono grandi differenze da comune a comune, da giunta a giunta. Non va dimenticato che le problematiche, le priorità politiche e territoriali come anche le capacità economiche non sono le stesse.

Il sindaco di San Martino in Passiria Rosmarie Pamer ha illustrato gli interventi e le misure sociali, di supporto alle famiglie adottate dal suo comune. Interventi di contenimento delle tariffe in generale, della mensa scolastica, delle rette degli asili nido, politiche abitative in favore di anziani e di giovani, sostegno in favore di una migliore conciliazione per le famiglie. I comuni possono essere parte attiva nelle politiche sociali anche quando non hanno una grande disponibilità economica.

Olav Lutz, ex assessore al sociale del comune di Lana, ha rimarcato l’importanza che le sinergie fra responsabili politici e forze sociali presenti sul territorio, in particolare con il sindacato, si rafforzino e si consolidino. Molti comuni sono disponibili al confronto, ed è utile e nell’interesse dei cittadini sostenere gli amministratori nel loro impegno.

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