MIGRANTI

Profughi disabili, Stocker incontra l'Osservatorio

L'Osservatorio provinciale sui diritti delle persone con disabilità si è confrontato con l'assessore Martha Stocker sul tema dell'accoglienza ai migranti disabili



BOLZANO. In primo piano non solo il tragico caso del giovane curdo, Adan, morto tra il 7 e l'8 ottobre a Bolzano, ma anche, in generale, il sistema provinciale di gestione dell'arrivo di persone con particolari esigenze psicofisiche.

Stocker ha spiegato che molto è ancora da chiarire sulle cause di morte del ragazzo e su motivi e modalità che hanno portato la sua famiglia dalla Svezia all'Alto Adige; che essa, seppure non approdata a strutture di accoglienza ufficiali, non ha mai dormito all'aperto; che la circolare provinciale sui criteri di accoglienza «prevede anche casi eccezionali», come quello del ragazzo.

I componenti dell'Osservatorio hanno illustrato all'assessore le esigenze di assistenza sanitaria legate a una situazione come quella del giovane migrante e ad altre disabilità: per i profughi sordi, per esempio, manca l'assistenza di un'interprete. Stocker ha chiarito che, una volta riconosciuto il diritto d'asilo, l'assistenza sanitaria è pari a quella dei cittadini locali, mentre da richiedenti asilo si ha comunque diritto a un'assistenza di base. 













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