Pronto soccorso, arriva la «task force» in aiuto dei pazienti

Primi contatti del Comune con Caritas e Rete anziani Repetto: «L’obiettivo è creare una squadra di volontari»


di Antonella Mattioli


BOLZANO. Una task-force di volontari al Pronto soccorso che cerchi, nel limite del possibile, di rendere meno pesante l’attesa dei pazienti anziani, che sempre più spesso sono anche soli.

È il progetto - ambizioso ma non facile da attuare - al quale stanno lavorando il sindaco Renzo Caramaschi assieme all’assessore al sociale Sandro Repetto. «Quando sei in certe situazioni - dice il sindaco - una parola, una carezza diventano importantissime».

Per i casi non urgenti al Pronto soccorso del San Maurizio si aspettano anche sette-otto ore. Ma non è solo una questione di tempi. La cosa allucinante per una realtà come quella altoatesina, che per la voce sanità spende un miliardo e 300 milioni di euro l’anno, sono le modalità dell’ attesa: persone con il dito alluce sbucciato assieme a persone su una barella, perché non si è mai attuata la Riforma del territorio (distretti e medici di famiglia) e quindi tutti si rivolgono al Pronto soccorso.

Infermieri e medici sono costretti a fare i salti mortali, per fronteggiare una situazione sempre più difficile da gestire di fronte a numeri in costante crescita: nel primo semestre del 2016 gli accessi al Pronto soccorso dei sette ospedali sono stati 4 mila in più, ovvero si è passati dai 139 mila del 2015, ai 143 mila di oggi. Inutile dire che il più penalizzato è il San Maurizio.

Oltre al dato numerico, c’è quello umano, perché per comprensibili ragioni anagrafiche i pazienti sono spesso anziani e soli. E la solitudine, quando sei nella sala d’attesa di un ospedale, fa ancora più paura.

Il direttore generale dell’Asl Thomas Schael ha assicurato anche di recente al sindaco che la situazione migliorerà, almeno dal punto logistico, quando il San Maurizio avrà il nuovo Pronto soccorso. Ma bisognerà aspettare tre anni e resta comunque il problema rappresentato in particolare dalle persone anziane e sole “parcheggiate” per ore in attesa della chiamata dell’infermiera.

Di qui l’intenzione del sindaco di fare qualcosa. L’assessore Repetto ci sta lavorando: «Ho cominciato a parlare con Elio Fonti, portavoce della Rete anziani, di cui fanno parte una serie di associazioni - che con varie iniziative e servizi, come ad esempio l’accompagnamento in ospedale o in farmacia per le persone sole - si preoccupano di rendere meno pesanti i problemi della terza età. Inoltre, proprio venerdì, ho avuto un incontro con i responsabili della Caritas che offrono il servizio hospice e preparano i volontari con dei corsi».

L’obiettivo è quello di formare una squadra ad hoc che, almeno in certe ore della giornata, sia al Pronto soccorso e possa stare vicino in particolare a chi è solo. «Sull’esempio - spiega Repetto - di quello che avviene nei reparti pediatrici di diversi ospedali italiani, dove ci sono dei volontari che danno una mano in particolare ai genitori che vengono da fuori».













Altre notizie

Tennis

Sinner torna in campo, nel Principato primo allenamento verso il Roland Garros

Dopo le cure all’anca al J Medical, Il campione di Sesto ha ripreso in mano la racchetta a Montecarlo sotto la supervisione coach Vagnozzi e Cahill. Ma non ha sciolto le riserve sulla sua partecipazione a Parigi (foto Instagram Sinner)

LA SPERANZA Il post di Cahill che fa sperare i tifosi
IL CAMPIONE "A Parigi solo se sarò al 100%"
DOLORE Per il problema all'anca Sinner si affida al centro della Juve
GOSSIP Nuova fiamma per Jannik? Il gossip su Anna Kalinskaya

bolzano

Primo giorno al Lido: con lo "spazio giovani"

Invariate le tariffe. In funzione i due bar, resta chiuso il ristorante. A disposizione i campi di calcetto, basket, beach volley. Andriollo: «C’è un cambio generazionale anche tra gli utenti» (foto DLife)


antonella mattioli

Attualità