EGNA. Forse è arrivata ad una svolta positiva, la vicenda relativa alla mancanza dell’importante servizio del medico condotto di Laghetti. La popolosa frazione di Egna, infatti, ormai da diversi mesi è priva di uno dei servizi basilari per una comunità, una volta come al giorno d’oggi, nell’epoca moderna: quello sanitario. A maggior ragione considerando il ruolo anche in un certo senso sociale che il medico “di paese” svolge, appunto in una comunità ristretta. Resta il fatto che fino ad oggi i pazienti residenti a Laghetti di Egna, per un consulto o per la stesura di una ricetta sono costretti a trasferirsi nel “capoluogo” della Bassa Atesina. Certo, la strada non è lunga, la distanza è relativa e il tragitto è pure servito da un servizio di city-bus, ma appare evidente che soprattutto per gli anziani il trasferimento rappresenta un disagio non da poco.

Adesso però quasi certamente si potrà parlare di questa situazione al passato, perchè forse la situazione potrebbe cambiare, anche in tempi rapidi. Infatti il dottor Giuseppe Bocchi, che ha accettato di coprire il posto di medico di base a Salorno dopo che anche questo centro aveva perso uno dei suoi medici operativi dopo il trasferimento del dotttor Nussbaumer, si sarebbe detto disponibile anche a coprire il posto vacante di Laghetti. In questi giorni il dottor Bocchi dovrebbe avere dei contatti con i sindaci di Salorno, Giorgio Giacomozzi, e di Egna, Horst Pichler: l’obiettivo è studiare assieme le modalità dell'incarico e fissare il calendario e gli orari delle visite.

Laghetti era rimasta priva di servizio medico dopo che, con il primo gennaio 2013, si erano resi vacanti i due posti di sanitario di base a Egna per il collocamento a riposo del dottor Klaus Raffeiner e del dottor Luis Thurner. In sostituzione di Raffeiner è stata chiamata Karin Neukirch che prestava servizio a Laghetti, mentre a Thurner è subentrata la dottoressa Margareth Brenner. In questo modo è stato risolto il problema medico ad Egna scontentando però gli abitanti della frazione di Laghetti che si erano già affezionati alla dottoressa Neukirch.

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