Sì al voto palese: le pensioni il primo test

Renzler (Svp): «Garantita più trasparenza». I Verdi: «Giusto metterci la faccia». Köllensperger: «Va esteso alle nomine»



BOLZANO. Con 49 voti a favore, uno contrario e due astenuti è stato approvata ieri in Consiglio regionale la proposta dei Verdi che prevede il voto palese per l’approvazione di ogni legge. «D’ora in poi - sottolinea il consigliere provinciale Riccardo Dello Sbarba - non sarà più possibile nascondersi dietro il voto segreto. Con questa proposta abbiamo voluto dare un segnale concreto in risposta alle esigenze della gente che sempre più, e con maggior forza dopo lo scandalo delle pensioni, ci chiede una politica più aperta, trasparente e comprensibile. L’era delle tattiche, fino a ora possibile grazie al voto segreto, secondo noi è tramontata definitivamente. Dai politici ci si aspetta sempre più che agiscano con responsabilità e che ricoprano il loro mandato con senso civico e chiarezza». È passato, dunque, il concetto che ogni cittadino ha il diritto di sapere come votano gli eletti dei vari schieramenti. E soprattutto se questo o quel partito mantiene le promesse fatte in campagna elettorale. «Siamo soddisfatti - conclude Dello Sbarba - per il largo consenso ottenuto in Consiglio Regionale. Con questo provvedimento tutti i consiglieri si prenderanno le proprie responsabilità nel momento in cui, a luglio, dovremo votare la legge sulle pensioni dei politici. Tutti dovranno metterci la faccia, scegliendo o meno di dare un segnale per un‘era politica nuova».

Anche il consigliere della Volkspartei Helmuth Renzler condivide questa posizione: «L’ordinamento delle nuove pensioni dei politici sarà il primo banco di prova. Tra i nodi da sciogliere spiccano l’età pensionabile a 66 anni e il tasso di attualizzazione. È giusto, anzi doveroso, che i vari schieramenti spieghino chiaramente ai loro elettori qual è la loro posizione».

Come spesso accade il Movimento cinque Stelle sarebbe favorevole ad un ulteriore passo avanti, come si capisce dalle parole di Paul Köllensperger: «È bene sottolineare che si tratta di uno “step” nella giusta direzione, anche se è limitato al voto finale delle varie proposte di legge. Per come vedo io la politica potrebbe essere opportuno estendere il voto palese anche alle nomine. Chi fa politica dovrebbe metterci sempre la faccia. Chi ritiene che questo possa limitare, in qualche modo, il vincolo di mandato sbaglia di grosso». Il consigliere Rodolfo Borga (Amministrare e Civica Trentina) ha chiesto all'ufficio di presidenza «se esiste, una volta approvata la legge sui vitalizi, la disponibilità a ritornare al voto segreto». La sua posizione, peraltro, è parsa isolata. Per quanto attiene, invece, il Ddl sulle pensioni d’oro è lo stesso Renzler, in casa Volkspartei, ad ammettere che non è stata trovata una posizione unitaria. «C’è chi, fra noi, continua a ritenere il nuovo sistema eccessivamente penalizzante». Ma da ieri, se non altro, al momento del voto non ci si potrà più nascondere. «Basta - conclude Renzler - con i franchi tiratori». (max)

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