L'INTERVISTA sandro repetto partito democratico 

«Sì, sull’urbanistica non è andata benissimo» 

La giunta. Il coordinatore cittadino: «Non vogliamo essere tagliati fuori dalla pianificazione» I rapporti con Caramaschi: «Se serve, ci scontriamo. È diretto, ma cerca soluzioni equilibrate»


FRANCESCA GONZATO


Bolzano. Quando nel 2016 Caramaschi assegnò l’urbanistica a Christoph Baur, nel Pd si giurarono «mai più». La pianificazione comunale di Bolzano è stato uno degli assessorati italiani per definizione, sorta di compensazione all’urbanistica gestita dalla Svp in Provincia. Ma Caramaschi ha fatto il bis anche sull’urbanistica alla Svp, con l’incarico a Luis Walcher. Vane le pressioni, le arrabbiature, le argomentazioni del Pd. La coalizione venerdì ha chiuso l’accordo sulle deleghe di giunta, mancano solo i passaggi formali nei direttivi. Così Sandro Repetto, coordinatore cittadino del Pd.

Caramaschi vi ha presentato la sua proposta sulla giunta. Per il Pd sembrano ormai fissi i nomi di Juri Andriollo e Stefano Fattor. La riunione di lunedì al Pd con gli eletti serve solo per una ratifica o ci si possono aspettare sorprese?

Chiederò al gruppo consiliare di scegliere i nomi degli assessori in base alle competenze, alle preferenze ricevute e alla questione di genere. Non direi che sia tutto scontato.

Sull’urbanistica non è andata come vi eravate immaginati. La candidatura di Fattor, con il suo curriculum, è stata pensata in funzione di un recupero dell’assessorato.

Speravamo in un risultato diverso. Vediamo se riusciremo a trovare una formula per ricoprire un ruolo attivo nella pianificazione territoriale.

E come?

Ne parleremo lunedì (domani, ndr) in un incontro con la Svp. Il nuovo piano urbanistico andrà sviluppato dall’assessore con la giunta, poi votato in consiglio comunale, prevedendo la partecipazione di cittadini e professionisti. Si dovrà studiare come organizzare tale coinvolgimento.

C’è chi nel Pd immagina una cabina di regia tra Walcher (urbanistica e lavori pubblici) e Fattor (mobilità e patrimonio) sulle rispettive competenze. Assomiglia ai “tavoli di lavoro” sempre annunciati e fumosi.

Può essere una proposta. Il tema, ripeto, è che la pianificazione deve coinvolgere più ambiti, non solo la politica. Piano regolatore, Areale, richiesta di case per i lavoratori che arriva dal mondo dell’economia: saranno cinque anni impegnativi. Non vogliamo essere tagliati fuori.

Questa vicenda ha compromesso i vostri rapporti con Caramaschi?

Assolutamente no. Il sindaco sa che il Pd e gli altri partiti sono la base del suo mandato. Possiamo avere confronti duri, ma il nostro è un rapporto trasparente, quindi autentico. Il suo modo di essere, diretto e allo stesso tempo attento a trovare soluzioni equilibrate, è la ragione della vittoria.

Avete puntato sulle candidature delle donne, numerose e competenti. Infatti avete eletto tre consigliere su sette. Ma gli assessori saranno due uomini e Monica Franch verrà proposta per la presidenza del consiglio comunale. Tutto bene?

Intanto vedremo come andrà. Avere un gruppo consiliare quasi al 50% con donne è la dimostrazione che il nostro messaggio è passato. Proporremo anche una legge in consiglio regionale sulla preferenza di genere.

La giunta può aspettare?

Possono esserci deleghe specifiche in Consiglio per valorizzare le competenze delle elette.

Andriollo avrà sociale e sport, Fattor mobilità e patrimonio: soddisfatti? Rispetto alla consiliatura precedente la Svp conferma le deleghe e aggiunge la scuola.

Vorrei che a me e al Pd venisse riconosciuta una gestione seria e responsabile della campagna elettorale e delle trattative.

©RIPRODUZIONE RISERVATA.













Altre notizie

Attualità