Sale gioco, Egna ha messo i paletti Individuati 37 siti da proteggere

Nel lungo elenco approvato dal Comune ci sono strutture sportive, fermate del bus e biblioteche Werner Zanotti: «In paese ci sono già 10 esercizi con slot e macchinette: era giusto intervenire»


di Massimiliano Bona


EGNA. Anche il consiglio comunale di Egna ha approvato, senza riserve, il lungo elenco dei luoghi sensibili, in prossimità dei quali non sarà possibile aprire nuove sale giochi. «In paese - ammette il consigliere comunale della Volkspartei Werner Zanotti - c'è una sola sala giochi vera e propria in via Bolzano ma contando anche i bar e i vari esercizi pubblici che hanno al loro interno macchinette e slot machine di diverso tipo arriviamo almeno ad una decina di posti nei quali si può giocare».

La piaga del gioco è diffusa anche in Bassa Atesina e tra i giocatori ci sono anche casalinghe, agricoltori e persone che faticano ad arrivare a un migliaio di euro al mese. Nel corso della discussione in consiglio comunale, alla quale hanno dato il loro contributo un po' tutte le forze politiche, si è deciso di aggiungere ai luoghi inizialmente individuati anche il parco giochi in zona Gänsplätzen, particolarmente frequentato da bambini, ragazzi e famiglie in generale. Diciamo che Egna, con questa delibera di principio, ha deciso di mettere le mani avanti, proprio come hanno fatto Bronzolo e Laives nei giorni scorsi. Il punto di partenza della discussione è stato il nuovo articolo 5 bis della legge provinciale 13/1992. Esso prevede che, per la necessità di tutelare "determinate categorie di persone e per prevenire il vizio del gioco" l'autorizzazione per l'apertura di sale giochi non possa essere concessa nei casi in cui esse siano ubicate in un raggio di 300 metri da scuole, centri giovanili, strutture residenziali o semiresidenziali che operano in ambito sanitario o socio-assistenziale. Poi, tenendo conto di quanto è stato stabilito con la delibera della giunta provinciale 341 del 12 marzo scorso, sono state aggiunte all'elenco anche le zone a ridosso di impianti sportivi e per il tempo libero, palazzetti dello sport, biblioteche, stazioni dei treni e degli autobus, fermate per treni e bus e luoghi di culto. Per selezionare i luoghi il Comune ha tenuto conto anche di fattori quali la viabilità, l'inquinamento acustico, il turbamento della quiete pubblica e soprattutto la protezione di giovani e minori. Al nutrito elenco, poi, sono stati aggiunti parchi gioco e cimiteri. «Di fatto - conclude Werner Zanotti - con questa delibera siamo riusciti ad impedire a monte l'apertura di nuove sale gioco. È una strategia condivisa da tutti i partiti, per il bene dei residenti e in particolare dei cittadini più vulnerabili». Nel lungo elenco dei luoghi sensibili figurano lido, palaghiacco, maneggio,una decina di fermate dell’autobus, chiese e biblioteche.

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