San Candido, italiani divisi verso le elezioni comunali

Contrasti e fratture sono emersi nell’incontro convocato dalla Civica a casa Resch Le critiche all’assessore Mitterhofer aprono uno scenario con più liste in corsa


di Aldo De Pellegrin


SAN CANDIDO. A San Candido, era tanta l'attesa per la serata convocata dalla lista civica di madrelingua italiana "Noi per San Candido", dedicata lunedì al resoconto di un quinquennio di attività in giunta e consiglio comunale e alla discussione in vista delle elezioni comunali di maggio. Un'attesa ulteriormente aumentata dopo che si era diffusa la notizia secondo cui, auspicando un cambiamento all’interno della lista civica, un gruppo di cittadini del capoluogo dell'Alta Pusteria, guidato da Giovanna Nardi Benincasa e da Biagio Di Napoli, stava valutando la possibilità di formare e presentare una propria lista di candidati indirizzata al gruppo linguistico italiano e alla popolazione di San Candido.

In questo senso, l'insolito affollamento della sala riunioni della casa “J.Resch” di San Candido, ha ben rispecchiato l'interesse e le attese dei cittadini, mentre l'assessore e il consigliere uscenti, Fabio Mitterhofer e Tiziano Blanchetti, hanno aperto la presentazione del resoconto del quinquennio amministrativo che si va chiudendo e del lavoro svolto in seno alla giunta ed al consiglio comunale.

Un lavoro che spesso è stato fruttuoso e condiviso, ma che spesso è stato anche reso complicato dal rapporto numerico ampiamente sfavorevole con la maggioranza Svp con la quale la lista civica Noi per San Candido partecipa alla coalizione governativa, prevista obbligatoriamente dallo Statuto di Autonomia. Complicazioni che si sono verificate soprattutto nelle occasioni in cui le linee programmatiche sostenute dalla lista civica di madrelingua italiana non si trovavano allineate con quelle portate invece avanti dalla forza del partito di raccolta.

Complessivamente, comunque, l'assessore Fabio Mitterhofer e il consigliere Tiziano Blanchetti, pur lamentando in diverse occasioni la mancanza di collaborazione che Noi per San Candido avrebbe desiderato ed applicato, hanno tratto un consuntivo assolutamente positivo del secondo quinquennio consecutivo che i due esponenti del gruppo linguistico italiano hanno portato a termine in seno all'amministrazione, con diversi successi conseguiti a vantaggio del gruppo che li aveva eletti in consiglio comunale.

Una conclusione, questa, che però non è stata del tutto condivisa nel corso della discussione che è seguita e che ha anche addebitato, in attacchi più personali che politici, all'assessore Mitterhofer la paternità di decisioni che sono state prese a maggioranza dall’intera giunta.

Una situazione difficile per i molti presenti che hanno auspicato nei loro interventi e auspicano tuttora la presentazione di una formazione compatta del gruppo linguistico italiano, visti anche i rischi che un frazionamento comporterebbe sul piano della rappresentatività dell'intera popolazione di lingua italiana. E dolorosa è stata per questi la constatazione della prevalenza delle posizioni personali rispetto al bene della comunità italiana, che renderà verosimilmente difficile, a meno di uno sforzo comune dell'ultima ora, la riunificazione delle candidature sotto un unico simbolo, in risposta anche alla legge elettorale che mette a repentaglio la rappresentatività, soprattutto quella prevista dalla Statuto, per i gruppi etnici di minore consistenza.

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