Sanità: visite e tempi d'attesa, priorità a malattie cardiache e tumori

Oggi per i casi non urgenti ci vogliono 209 giorni per una visita dermatologica, 160 per una visita reumatologica, 153 per una visita urologica, 147 per una oculistica, 105 per una fisiatrica e 93 per una dall'otorino


Antonella Mattioli


BOLZANO. L'operazione che dovrebbe ridurre le liste d'attesa per le visite specialistiche scatta il 1ºluglio. Una delibera della giunta provinciale fissa, nel dettaglio, le modalità con cui si dovrà procedere per ridurre i tempi di attesa che oggi, in certe specialità, sono troppo lunghi. La conseguenza di questa situazione è semplice: chi ha i soldi paga e ottiene la visita nel giro di pochi giorni. Gli altri aspettano settimane o mesi. La legge prevede per le visite specialistiche (differibili) attese massime di 60 giorni. Ma all'ospedale San Maurizio sono in sofferenza soprattutto Dermatologia, Otorinolaringoiatria, Oculistica, Riabilitazione e Ortopedia. Risultato: per i casi non urgenti ci vogliono 209 giorni per una visita dermatologica, 160 per una visita reumatologica, 153 per una visita urologica, 147 per una oculistica, 105 per una fisiatrica e 93 per una dall'otorino. Oggettivamente troppi. «Puntiamo - assicura Florian Zerzer, capo ripartizione della sanità - a riequilibrare la situazione entro l'inizio del 2012. L'importante a questo punto è partire». Il piano della Provincia fissa come priorità l'area cardiovascolare e quell'oncologica. Patologie che sono la principale causa di morte nel nostro Paese. LA CLASSIFICAZIONE. Le prestazioni, ritenute urgenti dal medico di medicina generale o dallo specialista, devono essere erogate nell'arco delle 24 ore. L'attesa non deve superare gli 8 giorni nel caso di prestazioni che il medico indichi con la dicitura «prioritaria». Entro 60 giorni dovranno essere garantite visite ad accertamenti ritenuti «differibili». Programmate, e quindi come tali non soggette a limiti temporali, sono invece le prestazioni prescritte e prenotate esclusivamente dallo specialista. INTERVENTI. In base al nuovo sistema di erogazione di visite e interventi, l'Azienda sanitaria a partire dal 1ºgennaio 2012 dovrà garantire entro un determinato periodo e prioritariamente alla popolazione locale, tre diversi interventi che sono particolarmente richiesti anche a causa del progressivo invecchiamento della popolazione. Si calcola che per il 50% dei pazienti il tempo massimo di prenotazione dovrà essere di 90 giorni per la cataratta, 120 per la protesi dell'anca, 60 per la coronarografia. Tempo massimo per il 90% dei pazienti: 180 giorni per la cataratta, 180 per la protesi dell'anca e 120 per la coronarografia. LA RIORGANIZZAZIONE. Sulla carta sono stati codificati la gravità delle diverse patologie e i tempi massimi d'attesa per una visita specialistica. Il problema ora è passare dalla teoria alla pratica. Come abbattere concretamente le liste? L'intenzione dell'Asl è di agire su più fronti. «Innanzitutto - spiega Zerzer - questo sistema che distingue con chiarezza le urgenze dalle priorità e dalle visite differibili ci dovrebbe consentire di eliminare o almeno ridurre una serie di visite specialistiche che si potrebbero benissimo evitare. Spesso il medico fa le prescrive su pressione del paziente che minaccia, in caso contrario, di rivolgersi ad un altro». Per questo si prevede anche una campagna informativa di medici e popolazione. «In questo modo dovremmo recuperare risorse da impegnare dove davvero c'è bisogno». Ma questo non basterà ad abbattere i tempi d'attesa delle visite specialistiche, per questo si prevede per l'Asl la possibilità di pagare ai propri specialisti un pacchetto di prestazioni da erogare come libera professione. L'Azienda ha proposto di pagare ai medici 53 euro lordi (il direttore generale dell'Asl è salito fino a 60) per effettuare 4 visite ogni ora aggiuntiva. Per il sindacato Anaao la cifra giusta potrebbe essere di 100 euro, come in Val D'Aosta. «Se anche questo non bastasse - assicura il capo ripartizione - l'Azienda potrà comperare pacchetti di prestazioni dai privati, per esempio dalla Santa Maria». Clinica che dovrà però prima, per legge, essere convenzionata. Il nuovo sistema prevede anche un costante monitoraggio delle liste d'attesa per verificare che i tempi vengano effettivamente rispettati.

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