bolzano

Scatta la chiusura per 4 sale slot 

Lo stop. Il Tar emette nuove sentenze sugli esercizi situati a meno di 300 metri da luoghi sensibili come scuole e chiese Ieri si sono tenute le udienze che decreteranno altre chiusure: tra queste anche la “Sisal Matchpoint” di piazza Mazzini



BOLZANO. Ieri quattro sale slot hanno abbassato le serrande. Si trovavano a meno di 300 metri di distanza da luoghi sensibili, come scuole, chiese, parchi e centri giovanili. Il Tar di Bolzano ha emesso la sentenza, basandosi su una norma regionale del 2016 che è di fatto un deterrente al gioco d’azzardo. 

Le prime chiusure furono registrate a novembre: la sala giochi in via Gaismair 21 e quella in viale Europa 60

La lista si è allungata nelle scorse ore: scatta lo stop anche per i punti vendita in via Roma 50, in piazza Mazzini 15, in corso Libertà 57 e in via Garibaldi 4c. Quest’ultima - la sala scommesse del bookmaker Snai - era già chiusa da mesi per altri motivi. 

Con la sentenza di ieri è diventata definitiva: «Le stesse chiusure si stanno susseguendo anche a Merano, Ortisei, Bressanone e Brunico», fa sapere l’avvocatura del Comune di Bolzano, «Si tratta di esercizi che non rispettano il cosiddetto distanziometro nel territorio provinciale». Il sindaco Renzo Caramaschi già qualche mese fa si era detto «sollevato» dall’arrivo delle prime sentenze. E ancora: «Capisco che all’interno di questi esercizi vi siano dei posti di lavoro, ma ci troviamo sempre a commentare situazioni sociali difficili provocate dalle scommesse e il gioco d’azzardo. Ci sono famiglie rovinate dal gioco, tante di queste necessitano assistenza».

Negli scorsi giorni si sono tenute le udienze per tutti gli esercizi ancora non coinvolti nelle prime tranche di stop. Tra queste vi è anche la “Sisal Matchpoint” di piazza Mazzini: è situata a meno di 300 metri dal liceo “Carducci” di via Manci. La lista è lunga e non prevede grossi margini d’uscita per i titolari. L’unica soluzione è rappresentata da un trasferimento in zona produttiva. Laddove non vi sono luoghi sensibili come parchi e scuole. 

Nessun effetto espulsivo

La legge della Provincia di Bolzano sul distanziometro è stata recentemente dichiarata legittima e non genera il cosiddetto “effetto espulsivo” per le attività di gioco lecito, come stabilito dallo stesso Tar in una serie di sentenze con cui ha respinto i ricorsi di diversi operatori del gioco presenti nel capoluogo altoatesino. 

I ricorrenti, infatti, lamentavano la presenza del cosiddetto “effetto espulsivo”, secondo cui sarebbe possibile l’installazione di apparecchi da gioco in una porzione inferiore all'1% del territorio. 

Il Tar ha spiegato che gli argomenti della sentenza del Consiglio di Stato del 2019 sono sufficienti «a ribadire la manifesta infondatezza della questione di costituzionalità della disciplina provinciale» e che, in sostanza, sono sufficienti a provare la legittimità della norma. 

L’esistenza dell'effetto espulsivo è stata inoltre smentita dalle numerose nuove aperture di punti gioco nel periodo successivo all’entrata in vigore del distanziometro, come riporta Agipronews. A.B.













Altre notizie

Attualità