Schützen schierati in piazza per Juncker

Il presidente della Commissione Ue accolto oggi a Palazzo Widmann dai cappelli piumati. Urzì: «Si gioca allo Stato libero»



BOLZANO. Arriva Juncker e gli Schützen verranno schierati oggi in piazza Magnago per l’omaggio al presidente della Commissione Ue. Si crea così un precedente. Jean-Claude Juncker è atteso questa mattina a Bolzano per il convegno di Provincia e Lub su autonomia e federalismo in occasione dei 70 anni dell’Accordo di Parigi. Alle ore 10.30, prima di recarsi alla Lub per il convegno, Juncker avrà un colloquio a Palazzo Widmann con il presidente provinciale Arno Kompatscher. Ad attenderlo, in piazza, ci saranno gli Schützen, che gli renderanno omaggio con i tradizionali spari di fucile a salve. Per tradizione, la Provincia organizza il «landesüblicher Empfang» in occasione delle visite ufficiali di presidenti di area tedesca (non dei presidenti italiani). L’ultima volta, il 25 giugno scorso in occasione della visita a Bolzano dell’allora presidente austriaco Heinz Fischer . Questa volta il cerimoniale viene esteso a Juncker, originario del Lussemburgo... Nel 2006 si scatenò una bufera politica per la decisione degli Schützen di schierarsi in piazza e sparare in occasione del compleanno di Durnwalder. Con i colpi a salve per Juncker si inaugura una nuova stagione dell’autonomia, con rafforzamento identitario? Lancia l’allarme Alessandro Urzì (Alto Adige nel cuore): «L’autonomia si travestirà domani (oggi, ndr) da finto Stato e inscenerà una terribile e patetica rappresentazione teatrale, con tanto di orridi finti plotoni di un finto esercito, finte bandiere e finti Capi di Stato (Kompatscher e in fondo un po’ anche Juncker). Ormai siamo alle comiche. Ma lo si fa di nascosto: quando arrivano ministri o capi di Stato dell’Italia si torna a interpretare il ruolo della Provincia che piange. Al massimo si consegnano lunghe liste di richieste bagnate dalle lacrime. Ma appena l’Italia gira le spalle ecco che si tirano fuori Schützen e fucili con le canne otturate ed il tappino rosso e ci si improvvisa tristi attori che giocano a fare lo Stato libero dell’Alto Adige. La deriva secessionista, almeno nei sentimenti, è totale. Juncker si può prestare a simili grottesche sceneggiate?». E domani a Bressanone gli Schützen ricorderanno l’imperatore Francesco Giuseppe I d'Austria nel centenario della morte.

Quanto al convegno alla Lub (dalle ore 10) «70 anni dell’Accordo di Parigi: autonomia e federalismo in Europa», verrà aperto da Kompatscher e chiuso da Juncker. Previsti gli interventi dei giuristi Walter Obwexer, Christina Binder, Antonio D'Atena, Helmut Tichy e Jens Woelk. (fr.g.)

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