Serafini (Uil): «Mai denigrato gli imprenditori»
BOLZANO. «Sinceramente non capisco la reazione di Assoimprenditori: nessuno ha mai voluto denigrare le aziende». Toni Serafini, segretario della Uil e vicepresidente dell’Ipl, l’Istituto promozione...
BOLZANO. «Sinceramente non capisco la reazione di Assoimprenditori: nessuno ha mai voluto denigrare le aziende». Toni Serafini, segretario della Uil e vicepresidente dell’Ipl, l’Istituto promozione lavoratori, replica così alla dura nota del presidente di Assoimprenditori Federico Giudiceandrea che ha contestato l’interpretazione dei dati di una ricerca, fatta appunto dall’Ipl, su “Malattie, assenze per infortuni e presentismo in Alto Adige”. Dall’indagine è emerso che i lavoratori altoatesini si ammalano meno dei colleghi delle altre regioni (il 53% non ha fatto neppure un’assenza per malattia nell’anno), ma il 51% va a lavorare nonostante sia malato contro il 27% della media nazionale. Secondo gli imprenditori invece che mettere in luce l’attaccamento al lavoro e il senso di responsabilità degli altoatesini, la ricerca avrebbe “strumentalizzato” quest’aspetto “motivandolo col fatto che molti dipendenti vanno a lavorare anche se malati”. «Cercando - mette in guardia Giudiceandrea - di mettere sempre contro le imprese e i loro dipendenti, mettiamo a rischio uno dei grandi valori che contraddistinguono l’Alto Adige: il partenariato sociale e l’ottimo rapporto tra le aziende e i dipendenti». «La ricerca - replica Serafini - punta a conoscere la realtà: il fatto che gli altoatesini vadano a lavorare anche se malati (intendendo un po’ malati), dimostra il buon rapporto con l’azienda; anche se nel caso si tratti di una malattia importante è opportuno stare a letto. Al di là di questo, l’indagine - fatta su un campione indicativo di 752 persone - vuole rafforzare la cooperazione tra parti sociali. Esattamente l’opposto di quanto sostenuto dagli imprenditori».