Sgarbi anti-mascherine  Video show con Bessone 

Tour in Alto Adige. Il critico scatenato contro le misure anti-covid: «I vetri divisori non servono, come le protezioni facciali». L’assessore lo accompagna, ride e sta zitto 



Bolzano. Sgarbi torna a Bolzano e va a Vipiteno per visitare luoghi d’arte. Poi fa Sgarbi e prima di cena si lancia in un video-show contro le mascherine. «Fanno male», scandisce il critico d’arte. Piuttosto, dice, è meglio distribuire «preservativi per le teste di c...». Tutto ufficiale, postato sulla sua pagina facebook. È martedì sera, alle sue spalle ride l’assessore Massimo Bessone (Lega), che lo ha accompagnato nel tour tra chiese, Abbazia di Novacella e gallerie d’arte. Bessone è stato chiamato dall’ex senatore trentino Franco Panizza per dare una mano nei sopralluoghi. Nelle foto Sgarbi ostenta l’assenza di mascherine, poi l’intemerata nel video.

Da giorni l’assessore Widmann e il presidente Kompatscher lanciano appelli disperati sul rispetto delle regole, perché il virus è ancora in circolazione. Sgarbi demolisce le mascherine, «respiri la tua anidride carbonica, anche Borrelli, il capo della protezione civile, ha detto che non le avrebbe usate, ciò che conta è mantenere le distanze».

Sul web la presenza di Bessone ridente viene subito segnalata. Al Pd sembra troppo bello per essere vero: «Complimenti vivissimi per l’esempio».

Assessore, è un rappresentante delle istituzioni, le sembra il caso di ridere, e quindi avallare, le esternazioni di Sgarbi? Bessone si difende: «Sgarbi è fatto così, è uno showman, quando fa battute ti viene da ridere». Si parla di una pandemia che solo in Alto Adige ha ucciso quasi trecento persone, cosa c’è di divertente? «Non è vero che sono d’accordo con lui e gliel’ho detto. Non abbiamo vinto la guerra contro il virus e bisogna stare attenti», risponde. In alcune foto del tour anche l’assessore è senza mascherina. «L’ho abbassata per le foto, poi l’ho indossata di nuovo». All’inizio della pandemia Sgarbi in una diretta facebook aveva ironizzato sul virus: «Attende solo un po’ di caldo per morire, perché è talmente potente che a 26 gradi muore. Tu bevi un tè caldo ed è già morto». Chissà cosa ne pensano nelle valli di Bergamo.

Sgarbi racconta di essere venuto a Bolzano perché Kompatscher ha fatto riaprire prima che nel resto d’Italia. Che delusione. «A Novacella c’erano cinque persone che mangiavano vicine, anche a Vipiteno ho visto più o meno la stessa situazione». A Bolzano invece «obbligo di mascherine all’aperto». Quelle che non servono. Poi dà una occhiata alla Forst e ci sono i divisori tra i tavoli. Da Italia&Amore basta tenere le distanze, dice, «evidentemente ci sono due autonomie». Comunque è tutta colpa del governo nazionale «di criptochecche». Risata generale. A Vipiteno il sindaco Fritz Messner alle 19.30 ha accompagnato Sgarbi in una visita nello splendido antico municipio. A Bolzano musei chiusi e nessuna apertura straordinaria serale per il presidente del Mart.

«In Alto Adige, la legge impone l’uso della mascherina e il distanziamento di almeno un metro dalle persone non conviventi. La legge l’ha fatta la giunta provinciale. Il primo a sinistra è un assessore provinciale della Lega. Poi andiamo a lamentarci di chi non rispetta le regole...»: così Stefania Gander (Italia Viva) pubblicando una foto con Bessone e Sgarbi a Vipiteno. Alessandro Huber (segretario Pd) mira a tutto il pacchetto leghista: «Mentre l'assessore Vettorato è impegnato a distruggere la scuola di lingua italiana, il collega Bessone non se ne sta certo con le mani in mano. E nemmeno con la mascherina sulla faccia. In compagnia di quell’esaltato di Sgarbi, non in un bosco o in campagna, ma senza mascherina in centro città, offende tutte e tutti noi che rispettiamo le regole». FR.G.

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

ospiti vip

Zidane, settimana di relax nel meranese

Il campione francese è ripartito dall’aeroporto di Bolzano, dove non si è sottratto ad una foto prima di salire su un jet privato (immagine da Instagram / Davide Montemerli)

Attualità