Siccità, Kompatscher: «Non sprecate l’acqua»

Appello del presidente per un consumo responsabile anche a casa Non è escluso il divieto di irrigazione. Pressing del Veneto sull’Adige



BOLZANO. I temporali aiutano ma non sono sufficienti: bisogna risparmiare l’acqua. È arrivato ieri l’ appello del presidente Arno Kompatscher. Alte temperature, poche precipitazioni, scarse riserve: questo il quadro. L'ondata di caldo di questi giorni, ieri 35 gradi a Bolzano, riporta alla ribalta anche in Alto Adige il problema dell'acqua. Le situazioni più delicate si registrano, ricorda la Provincia, sul Renon, sul Monzoccolo (Tschögglberg), a Trodena, sull'altopiano dello Sciliar tra Fiè e Castelrotto, e a Naz-Sciaves. In alcuni comuni si è già intervenuti, ma proprio per evitare di dover applicare misure straordinarie, come ad esempio il divieto di irrigazione, Kompatscher, lancia un appello alla popolazione per un «uso particolarmente parsimonioso dell'acqua». Si tratta di un bene prezioso e fondamentale per la vita dell'uomo, sottolinea Kompatscher, «e ognuno di noi può dare il suo contributo per un utilizzo sostenibile di questa risorsa».

In concreto l'invito alla popolazione altoatesina, ma anche ai molti turisti presenti sul territorio provinciale, è di non sprecare l'acqua e di utilizzarla in maniera sensata. Kompatscher ricorda inoltre che «dal punto di vista idrico l'Alto Adige fa parte di una zona più ampia. I nostri comportamenti producono effetti anche sulle regioni confinanti». In primavera, ad esempio, la Provincia è intervenuta chiedendo ad Alperia di abbassare il livello dei bacini per fare in modo che la portata dell'Adige fosse aumentata: in questo modo è stato garantito l'approvvigionamento idrico ai comuni veneti posti lungo il corso del fiume. Il tema dei rapporti con il Veneto è tornato di attualità in questi giorni. La scarsità di acqua nella pianura padana crea problemi per l’irrigazione. Al momento, riferiscono gli uffici provinciali, non è stato deciso un nuovo intervento su bacini come il lago di Resia e di Santa Giustina per aumentare la portata dell’Adige. Non sono nemmeno escluse misure di contenimento dell’irrigazione per l’agricoltura locale.

L’agricoltura altoatesina consuma 150 milioni di metri cubi di acqua all’anno per 56 mila ettari irrigati, informa Giovanni Möseneder Frajria, direttore sostituto dell’ufficio provinciale Edilizia rurale, che precisa, «gli impianti nella nostra provincia hanno un alto tasso di efficienza, grazie agli investimenti effettuati sul sistema tubato a pressione. Superiamo l’80 per cento di efficienza. La situazione della dispersione è cambiata drasticamente, rispetto agli anni Settanta». L’appello della Provincia riguarda, come detto l’acqua potabile. Thomas Senoner direttore reggente dell’ufficio Gestione risorse idriche, informa che il consumo medio pro capite in Alto Adige al rubinetto è di 100 litri a testa al giorno. Questo conteggio non comprende tutti gli altri utilizzi di acqua, come industria, agricoltura, strutture pubbliche, impianti di innevamento, piscine. Per quanto riguarda l’acqua potabile, spiega Senoner, «il nostro sistema garantisce acqua di freschissima qualità, mai stoccata, perché le sorgenti garantiscono l’approvvigionamento. I serbatoi, piccoli, servono per le oscillazioni di consumo durante la giornata». (fr.g.)

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