Sicurezza sulle piste da sci. Controlli sempre più severi
Il colonnello Rivola: «Sono aumentati spaccio e consumo di alcol» Focus sulle verifiche sulle cime e sulle strade ma anche sulla formazione di ragazzi e famiglie
BOLZANO. A poche settimane dall’inizio della stagione, presso la sala di rappresentanza del Comune si è discusso di “Sicurezza sulle piste da sci”, argomento che sta a cuore non solo agli sciatori ma anche a chi deve provvedere alla loro sicurezza. L’evento è stato organizzato dall’associazione Azimut Skiteam, presieduta da Ciro De Rosa, che in cinque anni di attività conta 400 tesserati.
L’assessore allo Sport Juri Andriollo ha fatto gli onori di casa salutando gli intervenuti, tra i quali il prefetto Vito Cusumano. Il commissario del governo, in prima fila, ha ascoltato attentamente e, a margine dell’incontro, ha voluto sottolineare l’importanza dei temi affrontati, «fondamentali per chi fa “sicurezza” sulle piste da sci e in montagna in genere» ha detto auspicando, inoltre, che «l’iniziativa possa essere replicata e adattata in un contesto scolastico». Presenti i vertici locali delle forze dell’ordine, gli enti preposti al soccorso e il giudice Carlo Busato, capace di riportare la questione dalle piste alle aule dei tribunali dove si finisce «sempre meno per i riti penali, e sempre più spesso per i riti civili con azioni risarcitorie», ha detto il magistrato. Stefano Valeri, direttore del Centro di addestramento alpino della polizia di Moena, ha ricordato i 17mila interventi effettuati dalla polizia a livello nazionale nel corso della passata stagione invernale. Dati che impongono approcci alla montagna con «buonsenso e consapevolezza dei propri mezzi», ha detto. Valeri ha anche sottolineato l’impegno impegno nell’assistenza in montagna ai disabili.
I carabinieri sono ovunque sulle piste dell’Alto Adige. Sono ben 80 quelli che quotidianamente pattugliano le piste «ma senza distogliere l’attenzione dagli altri servizi sul territorio» ha assicurato nel suo intervento il colonnello Raffaele Rivola, comandante provinciale dei carabinieri. Aumentano le presenze e aumentano «furti, spaccio di droga e consumo di alcol», ha evidenziato. Per contrastare la guida in stato di ebrezza Rivola ha intensificato i controlli anche sulla strada del ritorno dalle piste. Il maresciallo capo Alessandro Goffredo, comandante del Soccorso alpino della Guardia di finanza di Vipiteno, ha portato la sua esperienza di soccorritore, mentre il direttore degli impianti di Obereggen Latemar spa Siegfried Pichler ha riferito dell’evoluzione tecnologica degli impianti di risalita.
Con l’iniziativa nella sala di rappresentanza del Comune, De Rosa ha voluto lanciare un invito a vivere la montagna con la giusta moderazione. Come associazione, ha detto, «il nostro obiettivo è coinvolgere nello sci non solo i ragazzi ma l’intera famiglia, ed è per questo che ad Obereggen organizziamo corsi in contemporanea per i ragazzi e per i loro genitori». E poi loro, i maestri di sci Matthias, Mattia, Francesca ed Elena. Ai ragazzi «bisogna dare il buon esempio – dice Matthias – poi ci sono aspetti tecnici ma quello che conta in questo mestiere è senza dubbio la passione». E ce ne vuole tanta, dato che a loro spetta il compito di educare coloro che saranno gli sciatori adulti di domani.