Sparita a Monticolo, ritrovata a Cardano

La ragazza è stata individuata alle due di notte da una pattuglia dei carabinieri: infreddolita, ma sana e salva


di Susanna Petrone


BOLZANO. Alla fine i carabinieri l’hanno trovata vicino a Cardano, un po’ infreddolita, ma sana e salva: si sono concluse alle 2 di notte le ricerche di Stefanie, la 18enne che si era persa nei boschi di Monticolo, dopo aver litigato con i genitori.

Ma ecco come si sono svolti i fatti: venerdì mattina, la famiglia di Stefanie decide di fare una gita al lago di Monticolo. La studentessa vive in Alta val Pusteria insieme ai genitori e le due sorelle. La famiglia, dunque, raggiunge la Bassa Atesina dove si ferma a pranzare vicino al lago grande di Monticolo. Verso le 13, però, scoppia una lite: la 18enne scappa nei boschi e non si fa più trovare dai genitori. Le sorelle tentano di raggiungerla sul cellulare, ma lei non ha voglia di parlare con nessuno. È arrabbiata. Dopo un po’, la madre la convince a tornare indietro. Si danno appuntamento su un sentiero. Ma la studentessa non si presenta. Anzi, manda un secondo sms dicendo di aver cambiato idea. Poi ricomincia tutto da capo. Sembra che stia giocando a gatto e topo: conferma un appuntamento, ma poi non si presenta. Passano le ore e alla fine, verso le 19 arriva un altro messaggino. Ma il tono è diverso: «Mi sono persa. Non so più dove mi trovo. Aiutatemi».

Immediatamente, arrivano sul posto più di cento soccorritori. Il campo base per coordinare le ricerche viene allestito vicino all’albergo “Sparer”. Sono presenti i volontari dei vigili del fuoco di Cornaiano, Monticolo, San Michele Appiano, diverse unità cinofile della protezione civile e dell’associazione Dolomiti (volontari di Bolzano). E poi: i carabinieri e alcuni uomini della Guardia di finanza. Le ricerche vengono coordinate dal comandante dei pompieri di Monticolo. La madre della studentessa decide di seguirne una. Non riesce a stare ferma. Vuole andare con loro. Urla il nome della figlia, con la speranza che la possa sentire. I carabinieri, invece, raccolgono informazioni dal padre. Poco prima delle 21 la madre manda un ultimo sms a Stefanie: «Cerca un sentiero o una strada e resta ferma lì». Pochi istanti dopo arriva la risposta: «Ok». Poi il cellulare della 18enne si spegne. Si è scaricata la batteria del telefonino. I soccorritori iniziano ad agitarsi. I carabinieri, coordinati dal maggiore Alberto Campagnolo e dal tenente colonnello Marco Ballerini, danno il via a una serie di accertamenti tecnici: vogliono captare il segnale del cellulare di Stefanie. Alle 22 arriva la risposta: la ragazza si è spostata in direzione Bolzano. Un’antenna del capoluogo ha captato il segnale. Stefanie non sta camminando in direzione Caldaro, ma in direzione Bolzano. Alle 23 gli uomini del maresciallo capo Andreas Raffl rifanno tutto il giro insieme ai pompieri. È passata da un bel po’ la mezzanotte, quando i soccorritori fermano le ricerche a causa del buio. Poco dopo le 2 arriva la chiamata tanto attesa: una pattuglia dei carabinieri ha trovato Stefanie a Cardano. È sana e salva.

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