Sport estremi, c’è la coop per ammazzare la noia

L’idea è venuta a tre giovani imprenditori locali che hanno lanciato la «ProAlps» si spazia dal rafting al bungee jumping, dallo skydiving al paracadutismo


di Daniela Mimmi


BOLZANO. Un weekend romantico con tanto di giro in carrozza alla luce della luna e un giro in mongolfiera per vedere i ghiacci delle Dolomiti brillare al sole? O piuttosto una settimana avventurosa in cui provare il bungee jumping, parapendio, e magari anche un po’ di rafting? O è meglio un lancio con il paracadute e scalare una montagna? E perché non scendere attraverso le cascate di un canyon? Non c’è dubbio che i turisti, sia qui da noi che ormai nel resto del mondo, a una vacanza chiedono qualcosa di più di una sciata o una camminata in montagna.

A loro hanno pensato tre giovani e intraprendenti imprenditori che hanno inventato Proalps. L’idea era venuta anni fa al sudtirolese Ferdinand Weissersteiner e al tedesco Felix Gratz, quando ancora frequentavano insieme l’Università in Germania: il primo turismo e il secondo economia. Dopo la laurea, Weissersteiner ha girato il mondo per un anno e poi ancora per sette ha lavorato, sempre nel turismo, in giro per il mondo: Messico, Nuova Zelanda, Australia, ecc. «Lì mi sono reso conto che la gente, quando viaggia o va il ferie, non si accontenta più della solita spiaggia o della solita sciata e anche le spa dopo un po’ sono monotone. Vuole provare qualcosa di nuovo, di emozionante».

Così, una volta tornato in Italia, insieme all’ex compagno di studi tedesco e a Bartholomeus Kohl, ha creato una società unica nel suo genere, basata su un’idea originale: offrire emozioni ai turisti, ma anche ai locali e agli atleti locali. Proalps infatti organizza gare di freeride (la prossima del Freeride Hero dovrebbe svolgersi a Senales domenica prossima, neve permettendo), la gara di speedking a Carezza il primo aprile, a cui partecipano anche Dominique Paris, lo snowbordista Roland Fischnaller e Sigmar Klotz, e la tappa sudtirolese del Redbull X-Alps, questa estate.

«Tutti cercano esperienze diverse, emozioni forti come gli sport estremi, o romantiche, che vanno bene dai 14 agli 80 anni. Una giovane signora ha appena regalato un salto con il bungee jumping alla mamma di 60 anni per il suo compleanno», ci spiegano. Le attività vengono svolte in genere nella provincia, ma ad esempio per il bungee jumping bisogna andare in Austria, sul ponte Europa, mentre per il lanci con i paracadute bisogna andare a Verona.

«Qui non abbiamo campi abbastanza estesi – spiegano – però in val Pusteria ci si può buttare dall’elicottero, ma è un po’ più caro». Le emozioni, sia estreme che soft, non costano poco: un salto dal ponte Europa costa intorno ai 160 euro («è stata costruita una struttura per assistere ai salti, l’elastico di 60 metri viene cambiato ogni settimana» ci spiegano), come il lancio con il paracadute dall’aereo, dai 3.500-4.000 metri, mentre dall’elicottero il prezzo sale 350 euro. Un giro in mongolfiera, che può durare una o due ore, dipende dal tempo, 280 euro. Il loro ufficio è essenzialmente il loro sito internet www.proalps.net, ma lo sono anche le concierge di una cinquantina di alberghi sparsi in tutta la provincia.

«Negli alberghi i turisti trovano il nostro book con tutte le offerte, una cinquantina di attività, ci contattano e noi pensiamo a tutto, andandoli a prendere direttamente ai loro alberghi». La cosa funziona, perchè i tre giovani imprenditori sono sommersi da richieste di emozioni, soprattutto forti. La più nuova? «Si chiama flyboard e inizieremo quest’estate al Garda. In pratica si può volare sull’acqua, fino a 10 metri di altezza, con speciali motori da applicare sotto ai piedi». È proprio vero che alla fantasia umana non c’è limite!

I costi. Il sito della «Proalps» è dettagliato e consente di scegliere tra un’ampia gamma di offerte. Tra l’altro ci sono anche tre sezioni distinte, in modo tale da dividere gli appassionati di sport estremi in base alle loro passioni: acqua, aria e terra. Ma partiamo proprio dall’acqua: coloro che desiderano esssere spinti con un motore e volare fino a 10 metri in altezza devono puntare sul flyboard (139 euro), mentre chi ama sport già in voga da tempo può puntare si windsurf (69 euro), kitesurf (99 euro), canyoning (49 euro), hydrospeed (50 euro), rafting (39 euro), kajak (40 euro) e vela.


Ci sono poi i cosiddetti sport d’aria: in questo caso si va dall’heliski (130 euro), alla classica passeggiata sulla fune nei parchi avventura (da 10 euro). Ma ci sono anche l’elettrizzante skydiving (160 euro) per ammirare il panorama da 2-3 mila metri d’altezza, il classico giro in elicottero (180 euro), il bungee-jumping dal ponte Europa (164 euro), lo zipline (49 euro) appesi ad una fune, i giri in mongolfiera (180 euro) senza diventicare il classico parapendio (70 euro).

L’ultima sezione, quella riservata agli sport con i piedi ben piantati a terra, è forse quella che regala meno brividi. Tra le proposte ci sono tour in montagna (da 45 euro), paintball (35 euro), mountainkart (24 euro), arrampicata (39 euro), golf (38 euro), cavalcate in zone più e meno impegnative (30 euro), il downhill con con la mountainbike (24 euro), il segway (22 euro) e la classicissima mountainbike (40 euro). Non c’è davvero che l’imbarazzo della scelta.

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

il caso

«Giustizia per i legionari altoatesini dimenticati»

Interrogazione di Biancofiore al ministro Tajani: “La Francia dia i riconoscimenti dovuti alle famiglie dei caduti in Indocina”. La loro storia nei libri del giornalista dell’Alto Adige Luca Fregona (nella foto Alfredo De Carli)

Attualità